">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

ALMAVIVA CONTACT: CONSEGNATE LE LETTERE DI MESSA IN CASSA INTEGRAZIONE STRAORDINARIA A CIRCA 600 LAVORATORI

(4 Ottobre 2012)

Il 26 e 27 settembre 2012 l’azienda Almaviva Contact società di call center ha recapitato a circa 600 lavoratori della sede di Roma-Via Lamaro, la lettera di messa in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) con durata prevedibile di 12 mesi. Questo ammortizzatore sociale viene richiesto dall’azienda per una “cessazione di attività” inesistente: infatti le commesse che venivano gestite dalla sede di via Lamaro, verranno semplicemente spostate al sud, in particolar modo nella neonata sede di Rende (CS), dove oltre all'attuale utilizzo di contratti precari, è previsto un piano di assunzioni per centinaia di lavoratori usufruendo dei vari incentivi pubblici previsti dall'attuale normativa. I neoassunti verranno adibiti al servizio TIM 119, sino a qualche giorno fa gestito da quei lavoratori di Roma che l'azienda ha collocato in CGIS.


Seguendo una logica finalizzata esclusivamente al massimo profitto, Almaviva Contact manda in rovina centinaia di lavoratori che nel non lontano 2007, a seguito della “falsa stabilizzazione” prevista dalla finanziaria del 2006 dell’allora Governo Prodi, firmarono una liberatoria rinunciando alle rivendicazioni economiche e normative relative al pregresso (circa 40.000 euro) per ottenere in cambio un contratto part-time a 20 ore settimanali, con una retribuzione di circa 8000 euro l’anno. Dopo aver usufruito per alcuni anni degli incentivi previsti dalla legge, l’azienda cerca di liberarsi di buona parte di questi lavoratori.
Consideriamo risibili i tentativi della società Almaviva Contact di mascherare i suoi effettivi intenti attribuendo furbescamente la responsabilità ai lavoratori, accusandoli di assenteismo e scarsa produttività. Le proposte dell’azienda in sede di esame congiunto hanno solo confermato la volontà di continuare sulla strada delle delocalizzazioni regionali, chiedendo in cambio di promesse e generici impegni i diritti acquisiti di tutti lavoratori delle sedi di Roma (abolizione della già minima rigidità oraria) e la deroga allo Statuto dei Lavoratori (controllo a distanza art.4). I lavoratori non hanno accettato quest’ennesimo ricatto!
A pochi minuti dalla sottoscrizione del mancato accordo in Regione, l’azienda distribuiva ai lavoratori in turno, le lettere di messa in Cassa Integrazione.
I fatti dimostrano che questa crisi dichiarata è del tutto strumentale al trasferimento della produzione al Sud, dove il costo del lavoro risulta molto più basso a causa dei vari incentivi e sgravi fiscali/contributivi previsti dall’attuale normativa (L. 407/90, legge 488/92) e ai vari fondi regionali all’occupazione elargiti dagli enti locali (POR), dei quali le aziende usufruiscono. In breve, da una parte l’azienda apre nuove sedi e assume nel Mezzogiorno incassando soldi pubblici, dall’altro scarica il costo sociale di centinaia di lavoratori sulla collettività accedendo agli ammortizzatori sociali, a maggio 2011 con la procedura di Cassa Integrazione Ordinaria, a marzo 2012 con 2174 Contratti di Solidarietà, oggi con la CIGS per 632 lavoratori.
GIOVEDÌ 4 OTTOBRE DALLE ORE 14:00 davanti al MINISTERO DEL LAVORO di Via Veneto n. 56
si svolgerà un PRESIDIO DEI LAVORATORI ALMAVIVA CONTACT per denunciare all’istituzione che dovrà decretare il provvedimento di Cassa Integrazione Straordinario alla società Almaviva Contact, l’ennesimo sperpero di soldi pubblici a danno di lavoratori e contribuenti.

COBAS Almaviva Contact di Roma

6656