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(21 Settembre 2012) Enzo Apicella

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Non regaliamo le città ai “prenditori”

(11 Ottobre 2012)

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Sabato manifestazione popolare contro il Corridoio Roma-Latina. Un'opera costosa e devastante per favorire i soliti comitati d'affari. E' la stessa logica che incombe sulle aree metropolitane e il territorio.

La Rete dei Comunisti ha aderito e sostiene la mobilitazione popolare ed ecoresistente che scenderà in piazza sabato prossimo nel quadrante ovest della Capitale. La campagna avviata a Roma su “La metropoli come merce” indica un percorso di individuazione del nemico e la necessaria resistenza per mettere in campo alternative incompatibili all'uso capitalistico delle città e del territorio.
Qui di seguito il documento che verrà distribuito nel corso della manifestazione.

Il 3 agosto scorso il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) ha approvato il progetto definitivo del collegamento A12 Tor de Cenci. Un progetto varato con il consenso attivo della Giunta Polverini della regione Lazio e della Giunta Alemanno di Roma Capitale.
Sarà una bretella di sedici chilometri di autostrada che unirà la Civitavecchia-Roma alla futura Roma-Latina, sfiorando a trenta metri le case di Tor de Cenci, Villaggio Azzurro, Vitinia e Torrino-Mezzocammino, con un maxi viadotto, una galleria e un ponte sul Tevere di un chilometro e mezzo, alto 25 metri.

Un'ulteriore "grande opera" assolutamente inutile, costosissima (costerà 500 milioni di euro già stanziati per la sola tratta "A12-Tor de Cenci", ai quali andranno aggiunti gli ulteriori costi per la Roma-Latina pari a 2.720 milioni di euro), che produrrà devastazioni con centinaia di ettari di terreni espropriati, l'abbattimento di decine di case, lo sventramento del Parco Regionale di Decima-Malafede, il forte impatto sull'area del Tevere e sulla Riserva Statale del litorale Romano, la chiusura di aziende agricole e produttive con la perdita di centinaia di posti di lavoro, inquinamento acustico e atmosferico.

Il modello seguito da Governo, istituzioni e poteri forti è sempre il solito: devastazione ambientale, nessuna o scarsa utilità sociale, scelta della soluzione più costosa, denaro regalato ai "soliti noti prenditori".
Ma anche i meccanismi sono sempre gli stessi creando nell'opinione pubblica un falso bisogno, prospettando mirabolanti effetti sull'occupazione (che poi si riducono sempre a poca cosa), producendo centinaia di dossier conditi da cifre e "dati scientifici" assolutamente indecifrabili, alleandosi con giornali e televisioni che ricevono fior di quattrini per campagne pubblicitarie dirette e indirette e, infine, militarizzando i territori e reprimendo ogni opposizione. Come sta avvenendo in Val di Susa dove vogliono spendere miliardi per un percorso ferroviario nuovo e devastante, mentre nella valle ne esiste già uno che potrebbe essere rafforzato spendendo molto meno e senza distruggere il territorio e l’ambiente.

Le istituzioni complici e i “prenditori” per realizzare tutto questo si sono inventati gli Accordi di Programma, cioè la possibilità di costruire indipendentemente da ciò che è previsto dal piano regolatore, la Legge Obiettivo e i project financing attraverso i quali si da ai privati la possibilità di realizzare opere di pubblica utilità affidandogli poi la gestione e i profitti che ne derivano anche per periodo decennali, gestione che viene spesso conclusa con la svendita dell’opera da parte della Pubblica Amministrazione alla stessa società di gestione.

Di questa vera e propria legge della giungla si stanno approfittando in molti. Ad esempio, ormai da tre anni nella nostra città, si svolgono le riunioni dell'IBAC (International Business Advisory Council), voluta dal Sindaco Alemanno e alla quale partecipano le più importanti multinazionali europee, nordamericane e asiatiche e che, attraverso questo meeting, si spartiscono l'area metropolitana di Roma per i loro profitti.

Tutto questo alla faccia dei reali bisogni dei cittadini che spesso rivendicano soluzioni alternative, molto meno costose e compatibile con l’ambiente e le esigenze popolari, come nel caso del Comitato No Corridoio Roma-Latina che chiede invece la messa in sicurezza della Pontina, la costruzione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea, il potenziamento delle reti ferroviarie, la costruire i parcheggi di scambio alle stazioni.

Per questi motivi partecipiamo alla manifestazione del 13 ottobre 2012 indetta dal Comitato No Corridoio Roma-Latina per la Metropolitana Leggera e ne sosterremo la lotta. Corteo alle 9.30 con partenza da via Renzo Bertani (Tor de Cenci)

Rete dei Comunisti (Roma)

Rete dei Comunisti - Roma

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