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(3 Agosto 2011) Enzo Apicella

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(Senza casa mai più!)

Pavia: sfratto di un operaio disoccupato

(18 Ottobre 2012)

La mattina di mercoledì 17 ottobre 2012 in una trentina tra compagne e compagni si sono ritrovati in presidio davanti all'abitazione (case ALER) di un operaio disoccupato minacciato di sfratto esecutivo.
Questa sarebbe stata la terza ed ultima "visita" dell'ufficiale giudiziario.

Già dalle 8 la maggior parte del picchetto aspettava l'ascesa dal cielo dei giustizieri. Alle 9,30 otto volanti della polizia di stato, una macchina dei vigili urbani, due auto della polizia politica, un furgoncino dell'anonimo fabbro ed un camioncino della COOPERATIVA SOCIALE OIKO ONLUS DI VIGEVANO (legata alla CARITAS! ... ) si
presentano davanti al condominio di case dell'edilizia residenziale pubblica, due scale per una ventina di famiglie. E tanti appartamenti VUOTI.

Si forma il cordone davanti al portoncino di accesso alle scale dal cortiletto. Immancabile notare come il cartellino di "verifica semestrale dei cartelli di sicurezza ed impianti" SIA FERMO A NOVEMBRE 2011. Ovvero: le spese dell'ALER. Le trattative con l'ufficiale
giudiziario neanche partono: lo sfratto va eseguito. Capannello di agenti, vigili ed ufficiale giudiziario presso le scale d'accesso.
Scambio di battute: "E' contenta di lasciare in mezzo alla strada una persona?" Risposta con faccia evasiva: "No, noo... ".

Si prende posizione stabile davanti al portoncino delle scale di accesso. Le guardie si posizionano per le migliori riprese possibili: lo show può cominciare. A due a due veniamo strattonati con la forza a qualche metro dall'ingresso. Una ragazza viene quasi brancata per il collo, una guardia prende per le gambe un compagno per poi insensatamente urlare "Ehi, no, i calci no...! " due ragazze vengono letteralmente scaraventate a terra grazie agli strattoni contemporanei di due guardie, una per poco non cade di faccia (e porta pure gli occhiali). Lo stesso compagno che "tira i calci" mostrerà più tardi i segni di un'anfibiata sotto il ginocchio. Il primo ad essere allontanato a forza dal cordone è un pensionato 60enne.

Guardo le cinture delle guardie: non portano manganello, l'unica arma è la Beretta 92 di ordinanza. In caso di resistenza attiva, cosa avrebbero fatto 10-12 poliziotti?! Usato lo spray al peperoncino?!

Risultato: manifestanti allontanati dall'ingresso, immediatamente presidiato. Inizialmente neanche volevano fare passare l'inquilino per prendere al volo le poche cose indispensabili. Fuori ancora tensione.
Una guardia insinua: "c'era bisogno di questa pagliacciata? " ed alla domanda "sei soddisfatto del tuo lavoro, quando stasera torni a svaccarti sul divano con i tuoi figli" risponde fiero "sì, sono soddisfatto e mi piace".

Verso le 11.30 scende l'inquilino con un paio di scatole e qualche accessorio, caricati sulla macchina di una compagna. I tre operai della cooperativa arrivano con gli scatoloni imballati; il fabbro finisce di sigillare l'ingresso dell'abitazione.

Con il dispiego di tali forze in campo, hanno speso l'equivalente di svariati mesi di affitto e bollette che UN OPERAIO NON PAGA PERCHE' DISOCCUPATO E SENZA REDDITO.

Operai, A QUANDO LA NOSTRA PRIMAVERA??!?

Saluti anticollaborazionisti da Pavia

Compagne e Compagni del Movimento, MUTUO SOCCORSO ANTISFRATTO PAVIA

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