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Contratto agenzie fiscali: Il cacio sui maccheroni

(4 Maggio 2004)

Mentre il Contratto delle Agenzie è in apnea al Consiglio dei Ministri, ove tra oggi martedì 4 e giovedì 6 maggio si dovrebbe concludere “l’esame”, mentre piano piano comincia a ribollire il malessere del personale e stanno crescendo le iniziative sindacali in diversi uffici, esce dal cilindro della concertazione, come già successo in passato in altri momenti topici, un nuovo accordo sottoscritto per il personale dell’Agenzia delle Entrate che sull’onda di quello siglato il 1 agosto 2003 individua i criteri per i bandi per 1000 posti nella posizione economica B3, 2120 nella C2 e 500 nella C3.
Ed inoltre è stata raggiunta un’ulteriore intesa per lo scorrimento delle posizioni Super e per l’attribuzione di ulteriori 500 posizioni B3 super a decorrere dal 31-12-2003.

Il nostro giudizio rimane immutato.

Tutto questo guazzabuglio di bandi, procedure, graduatorie, punteggi, con il fardello di probabili ricorsi, non fa altro che alimentare aspettative nei lavoratori che spesso e volentieri sono state eluse, non danno nessuna seria prospettiva di carriera alle migliaia di dipendenti che svolgono mansioni superiori, innescano i consueti meccanismi concorrenziali, a volte meritocratici, utili soltanto a creare dissidio, ulteriori squilibri e divisioni anche rispetto all’ordinamento professionale del partoriente Contratto Agenzie Fiscali.
Per di più, nell’attuale momento queste procedure servono solo a calmierare le legittime insofferenze dei lavoratori rispetto ai ritardi provocatori del contratto e a narcotizzare una protesta ancora più vibrante. La medicina efficace è solo una ripresa diffusa della mobilitazione in tutti gli uffici, bloccando le attività esterne, i front-office e gli sportelli al pubblico e alzando la temperatura sindacale in maniera massiccia.

L’ipotesi di contratto sottoscritta non ci è mai piaciuta e non ci piace tuttora ma è il momentaneo iceberg a cui ci possiamo aggrappare per rivendicare il diritto ad un salario dignitoso, il diritto alla carriera e ad un ordinamento rispettoso della mansioni del personale, ad impedire infine il cocktail micidiale di privatizzazioni e precarietà.

Non ci sono “accordi innovativi alias illusori” che tengano!

COBAS Pubblico Impiego
Finanze e Agenzie Fiscali
aderente alla Confederazione COBAS