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(16 Dicembre 2010) Enzo Apicella
In tutta l'Europa cresce la protesta contro il capitalismo della crisi

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(Lotte operaie nella crisi)

14 novembre
Costruiamo lo sciopero generale europeo
contro l'Europa del capitale

(26 Ottobre 2012)

Il 14 novembre sarà sciopero generale in Spagna, Portogallo e Grecia.
Uniamo le lotte dei lavoratori su scala europea!
Costruiamo lo sciopero generale anche in Italia!

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Le masse popolari di tutta Europa stanno subendo attacchi pesantissimi alle loro condizioni di vita e di lavoro. Diritti conquistati con anni di lotte sono stati smantellati. Disoccupazione, miseria, salari da fame sono il pane quotidiano per milioni di lavoratori di tutti i Paesi Europei. I governi borghesi, a partire da quelli dei Paesi con il debito pubblico più alto (i cosiddetti Piigs, Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna), hanno messo in campo piani di austerità che prevedono lo smantellamento del welfare state, la riduzione dei salari, la dismissione dei servizi pubblici, l'aumento delle tasse a carico dei lavoratori. I governi nazionali attuano le misure che vengono loro richieste dalla cosiddetta troika, cioè Banca centrale europea, Commissione europea e Fondo monetario internazionale: questi organismi sovranazionali, mentre continuano a regalare miliardi a banche e industrie, scaricano i costi della crisi sulle spalle degli operai, dei lavoratori salariati, dei giovani studenti, degli immigrati.

Quello che sta avvenendo in Italia con la spending review e la Finanziaria del governo Monti (chiamata beffardamente "legge di stabilità") è simile a quello che sta accadendo in Grecia, Spagna e Portogallo. Il governo, dopo aver elargito miliardi al capitale finanziario e industriale, oggi presenta un conto salato ai lavoratori: nuovi pesantissimi tagli alla sanità, alla scuola pubblica (mentre si regalano più di 220 milioni alle scuole private in ossequio al Vaticano), alle pubbliche amministrazioni.
Anche in Spagna, Portogallo e Grecia i governi stanno attuando manovre simili: ma in quei Paesi i lavoratori da mesi stanno organizzando una dura resistenza, con scioperi generali, manifestazioni di massa, persino veri e propri assalti al parlamento. E' ora che anche in Italia i lavoratori, gli studenti e i giovani scendano in piazza in una grande giornata di sciopero generale, che blocchi il Paese fino a piegare il governo.

Il 14 novembre rappresenta un'occasione importantissima per rilanciare la lotta anche in Italia, nell'unità di classe con il proletariato spagnolo, portoghese e greco. In Grecia, Spagna e Portogallo i sindacati - sia quelli concertativi sia quelli conflittuali e di base - hanno proclamato una giornata di sciopero generale. Costruiamo lo sciopero generale il 14 novembre anche in Italia! Trasformiamo la giornata del 14 in un primo grande sciopero generale su scala europea! Dimostriamo a quel pugno di banchieri e capitalisti che tengono in mano le sorti dell'Europa che il proletariato, se scende in campo unito, è una forza imbattibile.

Il Partito di Alternativa Comunista fa appello a tutti gli attivisti sindacali e a tutte le organizzazioni del movimento operaio a costruire da subito una campagna per lo sciopero generale il 14 novembre anche in Italia.
Sono già previsti vari scioperi di categoria nel mese di novembre, tra cui quello dei metalmeccanici della Fiom e dei trasporti il 16 novembre e uno sciopero della scuola il 26 novembre. La Cgil per ora si è limitata ad annunciare alcune manifestazioni proprio il 14 novembre, senza però proclamare lo sciopero generale.
Facciamo appello alle direzioni sindacali della Fiom e dei sindacati della scuola a unificare le lotte di tutti i lavoratori, uscendo dalla logica perdente degli scioperi di categoria e a convergere sulla data del 14 novembre. Chiediamo, in primo luogo ai sindacati di base, di proclamare uniti lo sciopero generale in occasione della giornata di lotta europea del 14 novembre. Facciamo appello ai delegati e agli attivisti ovunque collocati a organizzare in tutti i sindacati una campagna per la proclamazione dello sciopero generale il 14 novembre. Infine, chiediamo alle associazioni e ai collettivi studenteschi, che in queste settimane stanno scendendo in piazza, di proclamare per quella stessa data un nuovo sciopero studentesco.

Il 18 ottobre in Grecia decine di migliaia di lavoratori sono scesi in piazza in occasione di un grande sciopero generale e hanno per l'ennesima volta tentato di assaltare il parlamento (un manifestante è morto d'infarto a causa delle cariche della polizia). I nostri compagni di Corriente Roja, che in Spagna sono in prima fila nelle mobilitazioni dei minatori, operaie e studentesche, stanno avanzando a tutto il movimento spagnolo - che non accenna ad arretrare, con manifestazioni pressoché quotidiane - una proposta di lotta unitaria su una piattaforma di classe. Lo stesso fanno i nostri compagni del Mas in Portogallo dove poche settimane fa si è assistito alla più grande mobilitazione di massa dai tempi della rivoluzione dei garofani.
In Italia, soprattutto per il peso degli apparati burocratici, la mobilitazione stenta a decollare, nonostante le condizioni del proletariato italiano siano simili a quelle del proletariato greco, spagnolo e portoghese (licenziamenti di massa, smantellamento dei servizi pubblici, attacco ai salari). Anche per questo, è importante che la giornata del 14 novembre diventi, su pressione dei lavoratori e contro gli interessi delle burocrazie sindacali (che temono l'esplosione delle lotte), una giornata di sciopero generale. Il Partito di Alternativa Comunista si batterà, insieme alle altre sezioni della Lit-Quarta Internazionale in Europa, per far sì che il 14 novembre diventi l'inizio di una mobilitazione di massa e a oltranza anche in Italia. Ci batteremo per unificare le lotte e per farle crescere sulla base di una piattaforma di classe.

Comitato Centrale del Pdac

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