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Falk chiede boicottaggio imprese che aiutano colonie, Usa e Israele lo attaccano

(26 Ottobre 2012)

Il Rapporteur per i diritti umani nei Territori occupati ha chiesto di boicottare le imprese che partecipano alla colonizzazione di Cisgiordania e Gerusalemme Est

falkboycott

Roma, 26 ottobre 2012, Nena News - Stati Uniti e Israele hanno lanciato un duro attacco nei confronti di Richard Falk, il Rapporteur speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei Territori palestinesi occupati, che ha chiesto alla società civile internazionale il boicottaggio delle imprese che aiutano l'espansione delle colonie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme Est.

«Questo appello (di Falk) è irresponsabile e avvelena l'atmosfera di pace», ha protestato l'ambasciatrice statunitense all'Onu, Susan Rice, mentre una portavoce israeliana, Karean Peretz, ha parlato di «spettacolo di cattivo gusto da parte di chi (Falk) non ha mai condannato le violazioni dei diritti umani da parte di Hamas (a Gaza)».

Falk, di origine ebraica e stimato professore di legge internazionale all'università di Princeton, in precedenza aveva spiegato che "tutte le colonie israeliane in Cisgiordania e a Gerusalemme Est sono state costruite in violazione della legge internazionale" e che ora occupano il 40% dei territori occupati, se si considerano anche strade e infrastrutture, oltre alle abitazioni.

Per questo, ha aggiunto Falk, la comunità internazionale deve boicottare le imprese che aiutano la colonizzazione: Caterpillar, Hewlett Packard e Motorola (Usa); Veolia Environment (Francia); G4S (Gran Bretagna); Dexia (Belgio); Volvo Group e Assa Abloy (Svezia); Ahava, Elbit Systems and Mehadrin (Israele); Riwal Holding Group (Olanda) e Cemex (Mexico).

Il Rapporteur ha perciò chiesto che queste imprese siano boicottate sino a quando non si adegueranno alle leggi e risoluzioni internazionali.

Nena News

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