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LOTTA ALL'IKEA DI PIACENZA, SOLIDARIETA' AI LAVORATORI DALL'UNIONE SINDACALE ITALIANA

ORA E SEMPRE RESISTENZA...ANCHE AL SAN RAFFAELE E ALL'IST. SACRA FAMIGLIA

(4 Novembre 2012)

LOTTA ALL'IKEA DI PIACENZA, SOLIDARIETA' AI LAVORATORI IN PICCHETTO E PRESIDIO DA 3 SETTIMANE,
OGGETTO DI DURA REPRESSIONE, DALL'UNIONE SINDACALE ITALIANA, SENZA DIMENTICARE LA LOTTA
AL SAN RAFFAELE DI MILANO E ALL'ISTITUTO SACRA FAMIGLIA DI CESANO BOSCONE (Milano).

Si esprime la nostra solidarietà ai lavoratori del Consorzio CGS, che ha l'appalto per le attività e le mansioni di movimentazione merci al Deposito Centrale IKEA a Piacenza, della logistica, ch sono in mobilitazione da 3 settimane organizzati e sostenuti dal S.I. Cobas.
Lavoratori che hanno alzato la testa per opporsi a condizioni lavorative e a contratti di lavoro con scarse garanzie su diritti elementari, con limitazioni fortissime sui diritti sindacali che mettono a rischio non solo il lavoro ma anche la concreta possibilità di organizzarsi.
Sostenere questa lotta, vuol dire dare anche un piccolo aiuto e contributo, come facciamo con questo comunicato e persa di posizione, a coloro che lottano per ottenere il miglioramento delle condizioni materiali di lavoro, salariali, di fatto di vita di chi lavora e che stanno resistendo alla repressione padronale e anche a quella poliziesca, che ha caricato il picchetto con un bilancio di diversi feriti. Questa lotta, proprio perchè riguarda condizioni reali e la dignità di chi lavora per vivere, non è arretrata e sta proseguendo, ma non va lasciata isolata.
Allo stesso modo, come non va lasciata isolata quella che stanno facendo anche i lavoratori e le lavoratrici all'Istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, su appalto vinto dalla Manutencoop e lotta sostenuta da USI C.T.&S., dalla Cub e dai Cobas, che
ha già visto una forte partecipazione agli scioperi e alle manifestazioni, non ultima lo sciopero del 24 ottobre 2012.
Anche in questo caso, sono in ballo le condizioni di orario di lavoro, di organizzazione del lavoro, dei riposi e dei turni oltre che del salario, modificate dal nuovo soggetto subentrato all'appalto, che ha sconfessato i risultati raggiunti negli anni precedenti con un peggioramento netto delle condizioni lavorative, di ritmi e di salario, inserite nei contratti individuali di lavoro, con un abbassamento anche della stessa qualità dei servizi agli utenti dell'Istituto.
La nostra solidarietà va anche a questi lavoratori e lavoratrici, così come al personale dell'Istituto San Raffaele, dove dal 31 ottobre la Direzione aziendale ha comunicato la disdetta dei contratti e accordi collettivi dal 1973 a oggi, che erano in vigore, con l'avvio di procedura di licenziamento collettivo di 244 persone e il cambio del CCNL di riferimento, che sta trovando l'opposizione con presidio permanente delle lavoratrici e dei lavoratori, sostenuta da USI Sanità e da Usb.
ALLE RISTRUTTURAZIONI, ALLA MODIFICA PEGGIORATIVA DI CONTRATTI, CONDIZIONI SALARIALI E DI LAVORO, SI RISPONDE
CON LA LOTTA COLLETTIVA E L'ORGANIZZAZIONE DIRETTA...ORA E SEMPRE RESISTENZA

Segreteria generale confederale Unione Sindacale Italiana

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