Capitale e lavoro :: Dove và la CGIL?

06.11.12 - Veneto - Sempre peggio

(6 Novembre 2012)

Nota di Giliola Corradi

Martedì 06 Novembre 2012 08:39


Scrivo per segnalare il punto di degrado cui si è giunti nel direttivo in oggetto di oggi 5 novembre.

La seduta è durata meno di un'ora consumata in adempimenti statutari e comunicazioni del segretario generale, il quale ha rinviato il direttivo al 19 p.v.

Nella sua breve relazione ha bensì detto che per il 14 vi era l'intenzione di fare uno sciopero regionale di otto ore con manifestazione ma per accordi con la Fiom (che francamente non ho capito) che avrebbe spostato il suo al 5 dicembre, lo sciopero rimaneva di quattro ore e locale.

Io, a quel punto, mentre il segretario salutava e rinviava al 19 ho chiesto di leggere e votare l'odg da me presentato a nome della rete 28 aprile - opposizione CGIL, ad inizio sessione.

sono bensì intervenuta ad illustrare il documento tra l'indifferenza generale.

Il documento è stato posto ai voti senza neppure un intervento contrario ma ha avuto solo due voti favorevoli (il mio e quello di un compagno che non conosco, membro del direttivo regionale ma non so di quale categoria) cinque astenuti, tutti della Fiom e circa 30 voti contrari (presenti in sala in quel momento compresi i "colleghi" della "CGIL che vogliamo").

L'odg era stato da me inviato, in precedenza, a Gino Zanni coordinatore della "CGIL che vogliamo" del Veneto. Non solo non ne ho avuto alcun riscontro neanche a livello personale ma ho dovuto incassare il loro voto contrario.

Dalla riunione di oggi, inoltre, ho maturato la netta convinzione che la CGIL non punti affatto sulla riuscita dello sciopero del 14 tenendo un profilo assolutamente piatto. tutti i direttivi che erano stati convocati prima del 14 sono stati rinviati a data posteriore.

Compagni c'è qualcosa che non va proprio. Siamo oltre il limite del tollerabile anche per un sindacato complice! Se un appuntamento come quello del 14 diventa una noiosa pratica burocratica sulla quale mettere un timbro per archiviare il tutto al più presto e passare a parlare d'altro...non siamo più di fronte ad un sindacato ma ad una pericolosa deformazione da burocrazia zarista.

Si vuole l'ennesimo fallimento per giustificare la necessità della ripresa al ribasso della politica concertativa, unico orizzonte del PD-SEL e compagni di merende.

Credo che la situazione del Veneto vada portata all'attenzione di tutti, a tutti i livelli, consapevole che non sarà certo un'eccezione.

Giliola Corradi - Rete 28 Aprile