Imperialismo e guerra :: Un'altra Colombia è possibile

COLOMBIA. ECCIDIO DI ‘CAMPESINOS’, PREOCCUPAZIONE ONU

(9 Novembre 2012)

“Assassinare contadini per inviare un messaggio ad altre persone costituisce un grave pericolo per i diritti umani e per il futuro del paese”. Todd Howland, rappresentante in Colombia dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani, si è riferito così all’eccidio di dieci ‘campesinos’, uccisi nella fattoria La España, nel comune nord-occidentale di Santa Rosa de Osos, dopo una giornata passata al lavoro nei campi di pomodori. Una strage attribuita a uno dei più temuti gruppi di neo-paramilitari, noti come ‘Los Rastrojos’, che ha riportato la memoria ai massacri compiuti per un ventennio dagli squadroni della morte delle Autodifese unite della Colombia (Auc), sciolte nel 2006.

“Sebbene tutti abbiano l’obbligo di rispettare i diritti umani, lo Stato ha un obbligo maggiore, perché non solo è il primo a doverli rispettare, ma deve anche garantirli e proteggerli. Per questo il governo renda effettivi tutti i meccanismi possibili affinché un massacro simile non si ripeta” ha detto Howland.

Los Rastrojos lottano per il controllo del territorio in cui è stato commesso l’eccidio, nel dipartimento di Antioquia, con Los Urabeños, un altro gruppo neo-paramilitare nato dopo la controversa smobilitazione delle Auc.

Non è ancora chiaro il movente della strage, ma si seguono due piste investigative: gli assassini avrebbero voluto punire il proprietario della fattoria, ribellatosi a un tentativo di estorsione, o innescare una rappresaglia per il recente arresto di uno dei loro capi.

[FB]

Misna