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(12 Novembre 2012)
La polizia colombiana ha ottenuto l'autorizzazione legale all'utilizzo di nuove armi per reprimere cortei e manifestazioni popolari.
Tali armi, dalla sinistra denominazione di “armi a letalità ridotta”, sono fondamentalmente di tre tipi: meccaniche (fucili lanciagas o a proiettili di gomma, reti di nylon, agenti irritanti), chimiche (sostanze irritanti) ed acustiche (granate a stordimento, granate di luce e suono, dispositivi acustici per lunghe distanze).
Inoltre, la sbirraglia antisommossa di regime, già alle cronache negli ultimi anni per aver ucciso diversi manifestanti (per lo più giovani e giovanissimi), potrà impiegare dispositivi di controllo elettrici e ausiliari: tonfa (tristemente famoso anche in Italia per essere stato utilizzato dagli agenti che hanno assalito la scuola Diaz durante il G8 di Genova), pistole elettriche ed armi da shock.
Questa decisione conferma le brutali intenzioni del regime colombiano, al di là delle chiacchiere di Santos e in spregio alle ratifiche dei vari trattati internazionali firmati in materia di Diritti Umani.
Il quadro si completa con la prossima approvazione del Foro Militare, strumento per l'impunità e l'autoassoluzione dei crimini perpetrati dalle Forze Armate; e, scandalosamente, proprio a questi criminali il governo italiano si è rivolto per una collaborazione in campo militare!
Associazione Nazionale Nuova Colombia
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