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    13/11 - LA COLOMBIA ACQUISTERA' DRONI E TECNOLOGIA MILITARE DA ISRAELE

    (13 Novembre 2012)

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    Il presidente colombiano “Jena” Santos ha annunciato l'acquisto di armi da guerra e aerei militari, comprese aeronavi senza pilota (i cosiddetti droni) per “rinforzare la propria strategia di difesa e la propria sicurezza”.
    “Nei prossimi mesi avremo più aerei da trasporto, armamenti più sofisticati e precisi, più capacità di intelligence e aerei privi di pilota”, ha affermato Santos, che intende acquistare 4 droni da Israele e prevede l'installazione di 4 nuovi
    radar in punti chiave del territorio nazionale.
    Santos smentisce, per inciso, quanto affermato dal ministro della Guerra, Juan Carlos Pinzón, che aveva dichiarato che la Colombia “sta fabbricando” radar e droni.
    Lo scorso 13 settembre, benché fosse già nota l'apertura di dialoghi di pace fra le FARC ed il governo, il Congresso aveva approvato una spesa militare per il prossimo anno di circa 14,5 miliardi di dollari, rispetto ai 12,762 stanziati nel 2012, equivalente ad un aumento percentuale del 12,6%.
    I 1604 milioni in più saranno destinati, secondo il ministro Mauricio Cárdenas, “all'acquisizione di nuove apparecchiature e nuove tecnologie”; inoltre, gli attuali 450.000 membri delle Forze Armate diventeranno 470.000.
    Da oltre trent'anni sono noti i rapporti fra il narco-stato colombiano e l'entità sionista; in tempi recenti tali rapporti si sono ulteriormente rafforzati, tanto che il viceministro degli Esteri d’Israele ha definito la Colombia come “la porta d’accesso d'Israele a tutto il continente”.
    L’essenza guerrafondaia del regime colombiano, che si esprime a chiare lettere quando si rifiuta -contro ogni logica- di accettare un cessate il fuoco bilaterale, è ulteriormente evidenziata dalla corsa agli armamenti e dall'aumento di operativi che, fra l'altro, pesano in modo abnorme sul bilancio statale.
    A questo punto, la domanda cruciale non può che essere una: se, come sostengono i media oligarchici, gli alti generali, i politicanti di ogni risma e lo stesso Santos, le FARC sono internamente “divise” e “decomposte”, “strategicamente sconfitte” e “sostanzialmente allo sbando”, come si spiegano l’ennesimo aumento della spesa militare, l’acquisto di armamento di punta e l’incremento di basi ed effettivi militari stranieri? Qualcosa non torna, ed è facile intuire che la verità non risiede certamente al Palacio de Nariño.

    Associazione Nazionale Nuova Colombia

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