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AZIENDA ZETEMA: CUSTODI NOMADI/JOLLY? L'USI NON CI STA!!!

(16 Novembre 2012)

Il 13/11 si è tenuto il tavolo RSU al cui O.d.g. c'era l'accordo per Musei in musica. Accordo che non è stato firmato poichè da parte dell'Azienda non c'è alcun interesse ad aumentare la retribuzione di serate che terminano alle 2 di notte, nonostante ci sia la consapevolezza che ci sarà la tassazione al 23% per tutti coloro che hanno raggiunto il tetto. Ora sta ai lavoratori e alle lavoratrici, decidere se dare la propria adesione per circa 60 euro netti (la RSU USI ha preso ad esempio il livello A3 del CCNL Federculture, che al lordo vede 103 euro).
Il dr. Ruberti Amministratore Delegato dell'Azienda ha poi comunicato che verranno, finalmente, attivati account aziendali, individuali, anche per il personale di Incontragiovani e delle Biblioteche (che era una delle richieste che era stata portata avanti anche da noi, su richiesta di colleghi-colleghe).
L'attenzione dei componenti il tavolo si è, quindi, spostata su un tema fresco di questi giorni la graduatoria dei custodi jolly.
Come ricorderete, l'USI già si era espressa negativamente per quanto concerneva la "transumanza settimanale" delle due lavoratrici del museo Bilotti, che dovevano spostarsi ai Capitolini e tornare al Bilotti nel week end. Ebbene, oggi, l'USI è stata lasciata da sola, nel contrastare la procedura di reperimento di custodi, da anni in servizio presso Zètema per trasformarli in "Jolly" come se niente fosse.
Quanto accaduto è vergognoso! E' stato chiesto dalla RSU USI Serenetta Monti, che venisse congelata la graduatoria perchè, da diversi lavoratori le erano pervenute segnalazioni di incongruenze!
Nessun'altra componente sindacale ha supportato tale richiesta...pur conoscendo il disappunto che serpeggia tra i lavoratori relativamente a queste "trasformazioni". Tanto che c'è chi ha scelto "volontariamente" la riduzione di orario per non essere trasferito.
la RSU USI ha persino chiesto alle sigle presenti (CGIL, CISL, UIL e UGL) se fossero d'accordo con la posizione aziendale che, per bocca del dr Ruberti ha anche fatto sapere che la famosa graduatoria è stata stilata su tutti i custodi e non sito per sito.
Serenetta ha quindi chiesto alle sigle firmatarie l'ultimo accordo sui requisiti dei trasferimenti se fossero consapevoli di tale applicazione.
La CGIL ha parlato, quindi, di "malinteso"...ma NON ha chiesto la revisione dell'accordo.
A questo punto la RSU USI ha insistito e purtroppo solo lei lo ha fatto,
sulla situazione che si sta andando in deroga al CCNL ed a tutte le normative inerenti salute e sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici, che è questione concreta e materiale strettamente connessa a questa trasformazione di dipendenti a tempo indeterminato in jolly...
Di quei 9 lavoratori ai quali toccherebbe questa situaizone anomala, che vedranno le loro vite stravolte domani a chissà quanti altri toccherà ?!,
A OGGI, nessun'altro RSU nè organizzazione sindacale a parte l'Unione Sindacale Italiana,
ha manifestato imperativamente le proprie perplessità e indignazione per il trattamento delle persone che lavorano.
La RSU USI è finora l'unica voce discorde, a voler continuare a ribattere al dr. Ruberti il perchè del termine "stravolgimento" per la Zètema non sarebbe cosí: "parlare di stravolgimento faccio fatica... capisco la difficoltà" (cito testualmente)
Ebbene, l'USI NON CI STA! Denunceremo in tutte le sedi competenti l'uso che si sta facendo dei lavoratori e delle lavoratrici in Zètema, nascondendosi dietro lo scudo della crisi e della necessità di risparmiare
IL RISPARMIO però ricade sempre e solo sulle spalle del più debole e dei lavoratori.
Si ricorda infatti che l' Azienda non ha dato esito positivo, alle richieste dell'USI relativamente alla possibilità di avere informazione precisa e di essere messi a conoscenza, sulle retribuzioni e premialitá di responsabili/dirigenti e consulenti esterni, come l'attuale normativa prevede per enti pubblici e aziende collegate, Zètema compresa.
ADESSO LA PAROLA TOCCA AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI, DI RESPINGERE QUESTO PEGGIORAMENTO DELLE CONDIZIONI DI LAVORO E DI VITA, dando FORZA ALLA PROTESTA E ALL'AUTODIFESA COLLETTIVA e dando maggiore forza alle strutture sindacali che, come l'Usi, non sono disponibili ad avallare e legittimare queste operazioni, di uso eccessivamente flessibili e precarizzante del personale, in questo caso di custodia.

Unione Sindacale Italiana e RSU USI Serenetta Monti

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