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Dignità operaia

Dignità operaia

(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

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(Per un sindacato di classe)

28.11.12 - Le differenze tra il compagno Landini e noi

(28 Novembre 2012)

Diversi compagni si sono domandati come mai si fosse ricostituita un'area di opposizione sindacale anche dentro la FIOM. (...)

diffelandinimurgo

Le posizioni del compagno Maurizio Landini espresse ieri tramite i media
(http://pubblicogiornale.it/politica/ilva-landini-serve-una-nazionalizzazione-per-questa-fase/) sono estremamente chierificanti rispetto alle profonde differenze di proposte politiche e sindacali di fase che ci sono.

2 congressi in cui la FIOM ha ribadito che bisognava farla finita con la concertazione, che bisognava rilanciare il conflitto sociale, che è necessario essere assolutamente indipendenti dai partiti politici, sono stati cancellati de facto per lasciare spazio a una nuova linea che fa del rilancio proprio della concertazione l'ultimo baluardo di resistenza dei lavoratori e delle lavoratrici alla crisi.

Nell'intervista Landini propone di nazionalizzare temporaneamente l'Ilva, perchè il povero Riva evidentemente non ce la fa a riparare a 30 anni di danni che ha fatto nello stabilimento di Taranto, mettere gli impianti a norma e.... Non lo dice Landini cosa succede dopo, ma "temporaneamente" vuol dire che una volta che con i soldi pubblici (cioè quelli dei lavoratori e delle lavoratrici che pagano il 90% delle entrate fiscali di questo paese) gli abbiamo rimesso apposto l'azienda, poi glie la ridiamo nuova nuova per continuare a fare centinaia di milioni di profitti all'anno, senza spendere un centesimo!
Si potrebbe obiettare che potrebbe essere riacquistata da altri privati l'azienda, ma il compagno Maurizio, prevedendo anche questo problema parla di parziale Nazionalizzazione temporanea, cioè fare una temporanea società fra lo stato e l'assassino Riva.

Nella proposta di soluzione per l'Ilva di Taranto si riassume concretamente lo spirito iperconcertativo, che fa patti anche col diavolo, dell'attuale gruppo dirigente della FIOM.

Ritengo che il tempo della concertazione sia definitivamente terminato, se mai esso possa essere stato utile ai lavoratori e alle lavoratrici, che non possiamo continuare a credere che si tuteli l'occupazione, il salario, i diritti e la salute dei lavoratori facendo concessioni e regalie ai padroni sui medesimi terreni.
L'Ilva, come la FIAT e come tutte le grandi aziende italiane, ha gia ricevuto miliardi di euro in aiuti di diversa natura; a Riva è stata praticamente ragalata una azienda con la quale sulla vita e sul sangue di migliaia di lavoratori e lavoratrici e dei tarantini tutti ha accumulato miliardi di profitti.
Non possiamo accettare da chi rappresenta i metalmeccanici, e la loro gloriosa storia di lotte, la proposta di continuare a foraggiare la criminale famiglia Riva.
L'Ilva, e la FIAT, e L'ALCOA, il San Raffaele di Milano, la Maflow, la Lares, e tutte le aziende che hanno sperperato soldi pubblici, trasformati in profitti e mazzette per i politici che li concedevano, che ora ricattano i lavoratori e portano avanti nelle relazioni industriali la politica di ditruzione del salario e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, DEVONO ESSERE ESPROPRIATE, SENZA INDENNIZZO E MESSE SOTTO IL CONTROLLO DEI LAVORATORI!

La FIOM a Taranto, e non solo, deve indicare ai lavoratori la strada dell'occupazione e della rimessa in produzione degli impianti a freddo, coinvolgendo anche gli operai degli impianti a caldo DISTRIBUENDO IL LAVORO CHE C'E', e pretendere la rinazionalizzazione definitiva dell'ILVA.

Chiedere a Monti di intervenire direttamente per tutelare l'occupazione e come chiedere a un lupo di fare l'ostetrico alle pecore partorienti.

DOBBIAMO UNIRE E ORGANIZZARE I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELL'ILVA, DELL'IRISBUS, DI TERMINI IMERESE, DI POMIGLIANO, E DI TUTTE QUELLE PICCOLE, MEDIE E GRANDI AZIENDE CHE STANNO DELOCALIZZANDO E CHIUDENDO PER CRISI PER RIPRENDERCI LE FABBRICHE E IL NOSTRO FUTURO!

Questo è il ruolo che deve avere la Rete 28 Aprile - Opposizione in CGIL, in tempo di crisi del capitalismo non c'è più spazio per concertare le briciole.

Milano 28 novembre 2012

M.Murgo - www.rete28aprile.it

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