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(4 Dicembre 2012) Enzo Apicella

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    (La Val di Susa contro l'alta voracità)

    Ennesima rappresaglia contro i Notav. Arresti e misure cautelari

    (29 Novembre 2012)

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    Mentre va a concludersi la conferenza stampa tenutasi nell'edificio universitario di Torino, i partecipanti hanno convocato un presidio in risposta alla rappresaglia giudiziaria. Il presidio è stato indetto per le ore 18.00 in piazza Castello a Torino.

    Aggiornamento ore 11.00:
    Attraverso un comunicato stampa diffuso nelle ultime ore dalla Questura di Torino, si apprende che i fatti contestati dalla Procura non riguardano solo quelli relativi all'occupazione simbolica degli uffici della GeoValsusa del 24 agosto 2012, ma anche per i fatti avvenuti il 29 febbraio 2012 durante il blocco autostradale realizzato in quei giorni a Chianocco, quando giornalisti del Corriere della Sera presenti in loco con tanto di furgone e attrezzature necessarie (tra qui si riportano strumenti per intercettazioni e simili) sono stati allontanati, scambiati inizialmente per agenti della digos. Per questi fatti sono state 2 le persone, una di Roma e l'altra di Rovereto, a cui sono state somministrate misure cautelari agli arresti domiciliari, oltre ad alcune perquisizioni in altre città italiane. In questo momento si sta svolgendo una conferenza stampa a Palazzo Nuovo a Torino sugli arresti e le misure cautelari dell'ennesima operazione giudiziaria messa in campo questa mattina.



    Alle prime ore dell'alba, è scattata l'ennesima operazione da parte della Procura di Torino nei confronti di attivisti notav, il prodotto di un grottesco teatrino che tende a ripetersi. 17 persone, molte delle quali del comitato di lotta popolare di Bussoleno, sono state prelevate stamattina dalle loro abitazioni per essere condotte in questura, dove si trovano tutt'ora. 7 i domiciliari, 4 i provvedimenti di obbligo di non dimora a Torino e 6 obblighi di firma. Tra i capi d'imputazione violenza, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, accensione ed esplosione pericolose. L'operazione scattata quest'oggi si riferisce all'occupazione degli uffici della GeoValsusa a Torino avvenuta il 24 agosto 2012. Nei mesi precedenti il movimento notav infatti aveva reso pubblico un dossier all'interno del quale si indagavano le ditte e i personaggi che sono implicati nella costruzione della linea ad alta velocità, tra cui alcuni soci della Geovalsusa, complice della devastazione e della militarizzazione del territorio della Val Susa. La campagna "C'è lavoro e lavoro" contro le ditte complici guidate da interessi affaristici e con brama di riempirsi le tasche con denaro pubblico, aveva portato a numerose azioni tra cui quella dell'occupazione dei locali della Geovalsusa srl di Torino, evidentemente mal digerita da parte della questura, particolarmente infastidita quel giorno di agosto e completamente colta impreparata di fronte all'azione dei notav. Un'altra operazione, quella di oggi, che ne svela ancora una volta il tentativo ridicolo di indebolire il movimento. Non è probabilmente un caso che la questura muova le sue pedine a pochi giorni di distanza dalla manifestazione di Lione del 3 dicembre. Come sempre, rappresaglie di questo tipo non daranno l'effetto sperato da procura e questurini che vorrebbero più notav in carcere, più deboli e più vulnerabili. Ancora una volta, Sarà Dura, ma per loro.

    Infoaut

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