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Fiat, a Pomigliano oggi rientrano i 19 della Fiom ma l'azienda nega l'assemblea

(10 Dicembre 2012)

Nessuna assemblea in fabbrica per i sindacati non firmatari di accordi. Fabbrica Italia Pomigliano stronca la Fiom. Se ne infischia delle norme costituzionali e vieta qualsiasi libertà sindacale in merito all’assemblea che i metalmeccanici della Cgil avevano convocato per il 13 e 14 dicembre. Alla Fiat dà forse fastidio l’oggetto della discussione, le procedure di mobilita' di 19 dipendenti della Fip. La Fiat, a sostegno del suo divieto chiama in causa addirittura lo Statuto dei lavoratori, secondo il quale non è prevista attivita' sindacale per le organizzazioni non firmatarie di accordo. Parliamo qui dell’articolo 19, di cui la Fiat ha dato una interpretazione del tutto particolare. L'azienda, infatti, sempre secondo lo Statuto dei lavoratori, non riconosce alla Fiom le rsa nominate dal sindacato il giorno successivo alla firma del contratto con Fip da parte di 19 operai iscritti al sindacato, ed assunti il 28 novembre per ottemperare ad un'ordinanza della Corte d'Appello di Roma, che rientreranno in fabbrica, per il primo giorno lavorativo nella newco, oggi lunedi' 10 dicembre, quando lo stabilimento riaprira' dopo due settimane di cassa integrazione. Il 17 dicembre, poi, la fabbrica chiudera' nuovamente i battenti fino al prossimo 31 dicembre, per altre due settimane di cig, anche se non si esclude un ulteriore stop fino al 7 gennaio prossimo.

Intanto, i lavoratori dell'ex Ergom di Napoli, indotto Fiat, hanno confermato che oggi effettueranno un presidio con blocchi al cancello per lo scalo merci dello stabilimento Fiat (per il quale hanno sempre prodotto componentistica in plastica). Nei giorni scorsi la Regione Campania abbia convocato, per il 20 dicembre prossimo, un incontro per discutere della loro vertenza occupazionale ma gli operai sostengono di ''essere stanchi della latitanza della direzione aziendale da tutti i tavoli istituzionali'', e di essere seriamente preoccupati per il proprio futuro occupazionale. Sono circa 800 i lavoratori dell'ex Ergom di Napoli, ora Pcma, che attendono un piano industriale che garantisca i livelli occupazionali, e parte degli operai, in cassa integrazione, attende l'assunzione nella newco Fabbrica Italia Pomigliano, grazie all'accordo tra Fiat e sindacati.

Fabio Sebastiani - controlacrisi.org

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