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THIS IS THE END

(17 Dicembre 2012)

I comunisti, i bambini, li ammazzavano per fame.
Li mangiavano.
Adesso no, i bambini si ammazzano e basta.
Sparati!
Senza un preciso motivo, come per un impulso profondo.
Un bamboccio di 20 anni uccide decine di ragazzini, sua madre, la sua psicologa, e poi si uccide.
Cosi’ almeno racconta la polizia americana, capace di altrettanto veloci e sommarie esecuzioni.

THIS IS THE END

Certo, c’è la depressione di un adolescente, la complicazione famigliare, il deserto sociale ed umano della provincia americana.
E c’è anche l’assurdo ma calcolatissimo commercio e profitto del mercato delle armi.
E magari c’è anche la sconsolante solitudine morale e materiale di certa gioventu’ altrimenti dipinta come felice, oziosa e spensierata.
O c’è, addirittura, la “solita” spiegazione del cupo cielo capitalistico causa di ogni male e distorsione , compresa la follia di massa a connotare comportamenti devianti quanto abituali.
Tutto vero, tutto giusto, ma insufficiente a spiegare le cosiddette esplosioni di violenza senza obiettivi, distribuita a caso come un dispenser d’acqua pubblica.
Come una forza naturale, come il tuono ed il lampo, l’energia malefica si accumula tra le viscere della metropoli per esplodere e scoccare dove e quando meno te lo aspetti, a colpire cose e persone a caso, senza un apparente perché che non sia la riproduzione del fenomeno, magari su scala allargata.
In molti, di varie professioni religiose, ed uniti dagli stessi interessi confessionali, annunciano la fine del mondo.
Ma questa, non è la fine del mondo?
Non è la fine di questo mondo?
E questo, è necessariamente solo un male?

C O M B A T