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(14 Agosto 2012) Enzo Apicella

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    LO SCIOPERO VINCE: UNO A ZERO E PALLA AL CENTRO.

    SI COBAS - COMUNICATO 22 DICEMBRE 2012 – SCIOPERO OPERAI HUB SDA/POSTE DI ROMA

    (22 Dicembre 2012)

    Lo sciopero degli operai della logistica dell’HUB di Roma della SDA Courier Express(Gruppo Poste Italiane) si è chiuso con l’accoglimento da subito delle sei richieste immediate dei lavoratori. delle loro richieste. E con l’apertura di una trattativa sul resto delle questioni avanzate nella piattaforma. Un grande risultato che – lo sappiamo bene – è solo un primo passaggio.

    Come deciso, senza preavviso, dalle 16.00 di mercoledì 19 è partito, col secondo turno di entrata, lo sciopero. Stanchi di condizioni di lavoro terribili – condizioni che le “anime belle” si ostinano a definire “da terzo mondo” e che invece sono moneta corrente anche nei paesi dell’“occidente avanzato” - gli operai dell’HUB di Roma dopo anni passati a subire, hanno finalmente detto basta. Per molti questo è stato il primo sciopero della loro vita. Di sicuro, è stato in questo HUB, il primo sciopero vero.

    In più di 100 sui circa 140 dipendenti della cooperativa totali (tra primo e secondo turno), i lavoratori si sono radunati, nel momento di entrata del secondo turno, davanti ai cancelli. Tra loro tantissimi del turno di mattina, il cui sciopero teoricamente sarebbe dovuto iniziare il giorno dopo. Tutti sono rimasti davanti ai cancelli fino alla fine, oltre le 24,00. A mezzanotte e quindici, con lo smistamento dei pacchi totalmente bloccato da svariate ore, e con il deposito vuoto, spettrale, senza un solo operaio, la cooperativa Orbea ed il committente SDA hanno ceduto. Dopo ore di trattative telefoniche coi vertici di Milano di SDA e Orbea, è arrivato – da Milano, un fax in cui Orbea e il consorzio di cui fa parte si impegna nero su bianco ad accettare subito tutte e sei le richieste immediate degli operai.

    Insieme agli operai, in queste ore passate davanti ai cancelli, ci sono stati tantissimi compagne e compagni di varie strutture e collettivi dell’autorganizzazione di Roma. Ancora una dimostrazione, dopo tante altre, ad esempio l’appoggio che il movimento sta dando nei vari passaggi della lotta dei “facchini” dell’Ikea, che la solidarietà di classe non è una espressione astratta o retorica.

    Nella stessa giornata stato d’agitazione degli operai del SI COBAS nell’HUB SDA di Milano e sciopero in quello di Bologna, dove gli operai chiedono migliorie a condizioni di lavoro che, sebbene più avanzate, sono ancora estremamente dure.
    A Roma lo sciopero ha vinto anche grazie alle pressioni che venivano su SDA e consorzio da Bologna e Milano. I padroni si sono trovati “praticamente” accerchiati. Ma gli operai dell’HUB di Roma hanno vinto in primo luogo grazie a loro stessi, alla loro voglia di riscatto, alla loro determinazione. Con la lotta e attraverso la lotta i lavoratori - che sono al 95% immigrati e delle più varie nazionalità - hanno ritrovato compattezza ed unitarietà, ed hanno affermato, non a parole ma con i fatti, la loro dignità, una dignità che l’azienda cerca di togliere loro giorno per giorno.

    Quando, verso mezzanotte e quaranta, dopo la breve assemblea che ha accettato la proposta aziendale, gli operai sono rientrati al lavoro, molti di loro avevano sulle spalle più di 8 ore davanti ai cancelli. Ma mentre i vari capi e capetti aziendali erano lividi in volto, loro, gli operai, probabilmente per la prima volta, sono entrati col sorriso sulle labbra.

    Adesso sappiamo che non possiamo abbassare la guardia; da subito dobbiamo vigilare sul rispetto immediato dei sei punti conquistati e spingere per l’accoglimento della intera piattaforma nella trattativa che si aprirà in questi giorni. Non sono cose scontate. Inoltre gli operai dell’HUB di Roma vogliono da subito fare assemblee anche negli altri tre magazzini di SDA - più piccoli – presenti a Roma. Ai cancelli sono venuti anche molti operai di RM 1, il magazzino SDA a fianco all’HUB.

    Grazie a tutte e tutti quelli che sono stati davanti ai cancelli con noi. Questa è la strada, percorriamola insieme.


    SI COBAS appalti SDA/Poste Italiane di Roma

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    SINTESI DI PUNTI OTTENUTI:
    DA SUBITO:

    1. RIENTRO IMMEDIATO DEI LAVORATORI TRASFERITI/ ALLONTANATI (SPESSO A VOCE) / LICENZIATI PER RAPPRESAGLIA O COMUNQUE SENZA MOTIVAZIONE; RIPRISTINO DELLE ORE DI LAVORO PREVISTE PER GLI OPERAI A CUI L’AZIENDA LO HA RIDOTTO ARBITRARIAMENTE.
    2. PASSAGGIO DI LIVELLO DA DICEMBRE AL 6° SENIOR DI TUTTI I LAVORATORI INQUADRATI AL 6° JUNIOR;
    3. RINNOVO DEL CONTRATTO PER I LAVORATORI AI QUALI ILCONTRATTO NON ERA STATO RINNOVATO PER RAPPRESAGLIA CONTRO LO SCIOPERO;
    4. RICONOSCIMENTO DEI DELEGATI DEL COBAS NELL’HUB COI RELATIVI DIRITTI SINDACALI PREVISTI DAL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE, QUALI ASSEMBLEA, PERMESSI, POTERE DI TRATTAIVA NELLE MATERIE PREVISTE DA CCNL, QUALI FLESSIBILITA’, ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, ECC.);
    5. ALLONTANAMENTO IMMEDIATO DEI CAPIREPARTO CHE SI RENDESSERO RESPONSABILI DI INTIMIDAZIONI O ATTI LESIVI DELLA DIGNITA’ DEI LAVORATORI;
    6. 1000 EURO SUBITO EROGATI DA ORBEA / SDA COME ANTICIPO DELLE DIFFERENZE RETRIBUTIVE MATURATE CON IL PRECEDENTE APPALTO (LA CGIL, FINO A IERI UNICO SINDACATO NELL’HUB, SPINGEVA I LAVORATORI A FIRMARE UNA RINUNCIA A TUTTO IL PREGRESSO, A QUALUNQUE TITOLO MATURATO, PER LA SOMMA DI 800 EURO, SENZA ALTRA SPETTANZA);

    INOLTRE L’AZIENDA SI IMPEGNA PER ISCRITTO FIN D’ORA AD APRIRE UNA TRATTATIVA A BREVE PER DISCUTERE SUL RESTO DELLE RICHIESTE, CHE SONO:

    1. CONVERSIONE A TEMPO INDETERMINATO PER I CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO;
    2. RICONOSCIMENTO DEI LIVELLI IN RELAZIONE ALLE MANSIONI EFFETTIVE;
    3. SCATTI D’ANZIANITA’, FINORA MAI RICONOSCIUTI NELL’HUB, DOVE ANZI TALVOLTA COL CAMBIO DI APPALTO SI PERDEVA ANZIANITA’ E LIVELLO;
    4. REMUNERAZIONE DEL SALARIO E DEI RELATIVI ISTITUTI (FERIE, PERMESSI, TFR, ECC.) AL 100% COME DA CCNL;
    5. ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, IN PARTICOLARE TURNI REGOLARI E NON ARBITRARI, UNA PAUSA CONTENUTA ENTRO I LIMITI PREVISTI DAL CCNL , LADDOVE OGGI L’AZIENDA METTE IN PAUSA PER ORE E ORE NEI MOMENTI IN CUI CALA IL LAVORO, ATTUANDO UNA VERA E PROPRIA FORMA DI LAVORO A CHIAMATA.


    rilanciare le lotte - costruire l’unità di classe dei lavoratori

    S.I. Cobas
    Sindacato Intercategoriale Cobas - lavoratori autorganizzati

    Fonte

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