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La lotta delle idee: essenza e compiti del Partito Comunista del Brasile (PCdoB)

(25 Dicembre 2012)

bandeirarouge

23 Dicembre 2012 21:23

di José Reinaldo Carvalho, segretario nazionale settore Comunicazione del PCdoB
da www.vermelho.org.br

Il 2012 è stato un anno molto importante sul fronte della battaglia delle idee. In un contesto fortemente caratterizzato da scontri tra forze conservatrici e progressiste, dalla crisi del capitalismo, da disastri provocati dall’Ordine mondiale imperialista, dalle diffuse lotte dei popoli per l’emancipazione sociale e nazionale, è quanto mai fecondo l’impegno dei comunisti e delle correnti socialiste e rivoluzionarie per mantenere aperte le prospettive di lotta per il socialismo in questa nuova fase di inizio secolo.

I comunisti si apprestano ad andare alla lotta seguendo il Programma politico approvato al Congresso del 2009, in un momento in cui la strategia per il socialismo si intreccia alle grandi battaglie di riscatto nazionale: lo sviluppo, la sovranità del paese, l’approfondimento della democrazia, la soluzione dei problemi sociali e le rivendicazioni popolari.

Si tratta di un programma di convergenza con un’ampia alleanza di forze politiche e sociali, una piattaforma di lotta, uno strumento pedagogico popolare nella lotta di sensibilizzazione del popolo brasiliano, una bussola per orientarsi durante questa lunga e accidentata traversata intrapresa.

Nel quadro degli sforzi per sviluppare la lotta delle idee per tutto il 2012, possiamo segnalare almeno tre momenti che riassumono la direzione e l’influenza dei comunisti in questo Fronte. Come primo punto certamente ricordiamo le celebrazioni per il novantesimo anniversario della fondazione del Partito Comunista del Brasile. E’ stata un’occasione per ricordare la storia, i compagni, i momenti più importanti delle varie fasi della traiettoria del Partito, i programmi, le lotte. Tutto si è sviluppato nel corso di numerose riunioni interne ed eventi pubblici. E’ stato un momento cruciale, in cui si è rafforzata l’identità politica e ideologica del Partito, senza isolarlo dalla battaglia concreta e quotidiana. Un’occasione insomma per riaffermare l’identità del PCdoB come partito comunista della classe operaia, impegnato nella lotta per il socialismo in Brasile e per l’emancipazione dell’umanità, come partito antimperialista, patriottico e internazionalista nella stessa misura. Un partito che ha sempre criticato e delimitato il dogmatismo, il dottrinarismo, la riproposizione di modelli anacronistici, ma è invece impegnato nel suo sviluppo, assimilando e diffondendo il socialismo scientifico, il marxismo-leninismo, dialogando ed interagendo con le peculiarità nazionali, proprio grazie alla sua interpretazione scientifica della realtà.

Proseguono i nostri sforzi per superare la crisi teorica emersa in seguito alla storica sconfitta subita dal movimento comunista e rivoluzionario ad opera della controrivoluzione che ha rovesciato le prime esperienze di costruzione del socialismo in Unione Sovietica e nei paesi dell’Est Europa. Nel perseguire questi obiettivi, i comunisti debbono naturalmente isolare ogni influenza liquidazionista e opportunista, debbono respingere un conservatorismo antidiluviano che cerca di resuscitare vecchie teorie socialdemocratiche ed eurocomuniste, che da tempo si trovano nella pattumiera della storia. Seguendo questo corretto percorso e sotto la direzione collettiva comunista, si formulano le linee fondamentali di ciò che noi chiamiamo “Nuova lotta per il socialismo”, un lavoro che nella fase attuale è incarnato dal programma socialista del dodicesimo Congresso.

L’esperienza della commemorazione del novantesimo anniversario ci lascia anche insegnamenti concreti: è necessario trovare forme e modi sempre più ampi per diffondere il nome, l’immagine, la bandiera, i simboli e la storia del nostro Partito. La grande sfida è organizzare una grande festa popolare, attivando tutto il nostro corpo militante, ciò sarebbe un grandissimo contributo per l’agenda culturale nazionale dei comunisti.

Il portale internet Vermelho

Il secondo punto di riflessione da mettere in evidenza è la ricorrenza del decimo anniversario della nascita del sito internet Vermelho. Nel recente seminario nazionale organizzato per l’occasione e svoltosi nel giugno scorso, il Partito ha compiuto un’attenta riflessione sull’orientamento di questa attività. Quest’anno, il giornale russo Pravda ha compiuto cento anni, mentre l’anno scorso l’Iskra ha festeggiato i 110 anni. In quello stesso periodo, Lenin scrisse il suo famoso libro Che fare sviluppando la teoria della costruzione del partito comunista. Da quel momento i comunisti agiscono secondo il principio il quale, dopo aver scientificamente elaborato i principi ideologici e teorici, divengono essenziali le attività organizzative di agitazione e propaganda. L’abbandono di questi principi, in nome di un attivismo cieco, equivale alla rinuncia della propria attività indipendente e politica organizzata dalle masse lavoratrici e popolari.

Ispirandoci a questi passaggi storici nella storia del movimento comunista, oggi affermiamo che il nostro giornalismo, le nostre attività di agitazione e propaganda sono ispirate dall’esperienza della Pravda e dell’Iskra. Rivendichiamo la tradizione leninista e ci sentiamo eredi di queste pubblicazioni.

Naturalmente i tempi di oggi sono diversi da allora, richiedono nuove forme, nuovi metodi, un uso del linguaggio attuale e contemporaneo, una attenzione molto accurata verso i nuovi fenomeni sociali di comunicazione, e questo anche grazie alla rivoluzione tecnologica dell’informazione.

Ma se è vero che i tempi cambiano non cambia la nostra volontà, né svanisce la nostra essenza. Continueremo ad insistere, soggettivamente e oggettivamente proseguendo correttamente nel nostro compito, contribuendo ad elevare la coscienza politica del popolo, a denunciare e lottare contro il sistema capitalista, contro l’imperialismo, in difesa dei diritti dei lavoratori, per la sovranità nazionale, la democrazia, ed indicando la prospettiva del socialismo.

Elezioni 2012

Il terzo momento è stato uno degli aspetti più importanti nel campo della lotta delle idee, e cioè la campagna elettorale, che ha occupato il Partito per tutto il secondo semestre di quest’anno.

E’ stata una grande battaglia politica, la maggiore campagna da sempre disputata dal Partito. I risultati, cosi come deliberato dal Comitato Centrale, sono stati positivi in un quadro generale di accumulazione progressiva e prolungata di forze comuniste. Nonostante la campagna elettorale in apparenza “depoliticizzata” delle forze di destra, appare chiaro che il paese è diviso in due opposti campi; da una parte l’alleanza progressista guidata dal presidente Dilma, di cui i comunisti sono parte integrante, e dall’altra le forze conservatrici e neoliberiste sotto la guida del Partito della socialdemocrazia brasiliana (PSDB) . Tra la demagogia e le proposte elettorali mirabolanti, assurde e impraticabili, è stato però possibile dibattere con la popolazione circa le problematiche urbane nazionali, e le questioni relative ai problemi strutturali del paese. Senza bisogno di inventare di nuovo la ruota, e sapendo di dover usare i migliori mezzi e le tecniche moderne della comunicazione, cosa che richiede professionalità, i comunisti debbono fare sempre campagna militante. Gli aspetti retrogradi della legislazione elettorale, la cultura politica delle classi dominanti, che sovrappongono i personalismi alla collegialità dei partiti, inaspriscono l’individualismo. Questo vortice, che crea facili e fugaci momenti di celebrità, pur facendo parte della realtà delle cose, non deve mai rappresentare per i comunisti oggetto di culto spontaneista.

Dal 1985, da quando cioè il nostro Partito ha conquistato la legalità, abbiamo partecipato alle elezioni, portando avanti una politica di alleanza e vicinanza con le forze progressiste del paese, al fianco del popolo brasiliano, della gente comune, dei lavoratori, delle donne, delle persone di colore, degli studenti, artisti, atleti e scienziati. Siamo al fianco di tutti i cittadini del mondo che sognano e lottano per trasformare la realtà e costruire un futuro diverso.

Ultimamente, dopo discussioni e decisioni assunte dalla Direzione del Partito, la nostra tattica elettorale è cambiata, divenendo più audace, perseguendo obiettivi più audaci.

Il Partito si posiziona sempre, nel dibattito politico elettorale, con candidature che sono la reale espressione del consenso maggioritario. In questo modo si presentano le migliori condizioni per meglio diffondere i simboli e l’identità del Partito. L’occultamento di queste identità è una forma di rinuncia alla lotta politica ed è controproducente dal punto di vista elettorale.

Il marketing elettorale deideologizzato è un fattore di ritardo ed un preludio di fallimento del partito comunista. Consapevoli di questi principi, non possiamo che progredire nell’organizzazione delle campagne elettorali, con l’utilizzo di strumenti moderni, tendenza questa ormai irreversibile. Il Partito non può che ottenere un successo in questo campo, attraverso la conoscenza e la pratica.

Compiti e prospettive

Durante tutto il 2013, il nostro Partito sarà chiamato ad affrontare molte sfide. Nel mese di novembre si terrà il nostro tredicesimo Congresso, in cui si procederà ad una profonda riflessione sulla direzione della vita del Partito. Accanto alle continue sfide per lo sviluppo delle idee, vi è urgente necessità di stringersi sempre di più al popolo, di identificarsi come Partito dei lavoratori, calarsi a fondo nella mente e nel cuore del nostro popolo, liberare la sua iniziativa creatrice, svegliarlo alla lotta.

Le contraddizioni generali ci mostrano che le forze che vogliono rivoluzionare il mondo sono in una condizione ancora sfavorevole. Per questa ragione, operiamo con mente aperta, desiderosi di apprendere nuovi metodi per fare in modo che il nostro messaggio raggiunga la stragrande maggioranza della popolazione, e come insegna Antonio Gramsci, conquistare l’egemonia nella società contemporanea. E’ in questi termini che ci troviamo ad operare, cercando di diffondere, con praticità di lavoro, un quadro generale comprensibile alle masse, su cosa sia, cosa voglia ed a chi serve il Partito Comunista del Brasile. Abbiamo bisogno di aiutare il popolo a comprendere e ad assimilare il significato delle trasformazioni storiche che avvengono, affinché si possa intraprendere in Brasile la strada del progresso sociale, dell’indipendenza, del socialismo.

Di conseguenza, ciò che è necessario è acquisire esperienza e talento per mostrare a tutti ciò che siamo, che non ha nulla a che fare col desiderio di apparire ciò che non siamo.

Siamo un Partito Comunista d’avanguardia, portatore dell’ideale comunista, della missione storica della costruzione del socialismo, di una società nuova, opposta a quella esistente oggi.

Siamo un Partito di classe, difensore prima di tutto degli interessi fondamentali delle classi lavoratrici. Un Partito antimperialista, patriottico e internazionalista. Nella fase attuale, abbiamo cercato di adottare un programma valido, di ampia mobilitazione, unificando una vasta coalizione di forze politiche in una alleanza di lotta per il progresso: lo sviluppo, la democrazia, la sovranità nazionale, l’avanzamento sociale del paese.

A questi contenuti ed a queste nostre radici storiche corrispondono la nostra bandiera rossa, il simbolo della falce e martello, la sigla del PCdoB.

Questi elementi di identità sono inseparabili dalla nostra essenza a dai nostri obiettivi storici.

Traduzione di Erman Dovis per Marx21.it

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