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Rifugiato o clandestino?

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(7 Gennaio 2013)

razzrete

Una lettrice ci segnala la presenza su Facebook di una pagina dai contenuti prevalentemente politici, “Avvistamento di creature mitologiche”.

Osservando il profilo, si notano diversi interventi e pubblicazioni offensive nei confronti dei cittadini di origine straniera e rom. Ad esempio, la notizia di una signora di origine marocchina che avrebbe ucciso il proprio cane viene così commentata: “Se questa ospite maghrebina si fosse buttata al posto del povero cane avrebbe fatto un favore a tutti”. Compaiono anche altre immagini e frasi, riprese soprattutto dalla pagina Facebook “Adesso fuori dai c…”, come “La Grecia butta fuori i rom, la Francia butta fuori i rom, l’Italia tra poco butta fuori gli italiani!”, seguita da commenti particolarmente aggressivi (“Andate in fiamme”).

Nello specifico, la lettrice ci segnala la pubblicazione nella pagina di una fotografia, che riporta il titolo di un articolo pubblicato su Il Messaggero il 2 gennaio scorso, relativo a un ispettore di polizia picchiato a Roma mentre era intervenuto a dirimere una lite. La notizia è accompagnata da un commento: “Questo povero, eroico agente è in coma farmacologico per aver sedato una rissa tra zingari […] L’ambulanza viene bloccata di forza da un gruppo di marocchini ubriachi (quelli che sbarcano qui per fame..) […] Questa è l’Italia del multiculturalismo, dell’integrazione, e di coloro che vorrebbero estendere a questa gente la cittadinanza onoraria”). La fotografia è seguita da diversi commenti (“Sin quando qualcuno non inizierà a farsi giustizia da solo..”, “dobbiamo armarci”, “una bella pulizia etnica”…)

Leggendo l’articolo, non possiamo fare a meno di notare che anche Il Messaggero non evita l’uso di espressioni stigmatizzanti, come “clan zingaro”, (“ci sarebbe anche un pregiudicato legato al clan zingaro dei Casamonica”).

Gli aggressori dell’ispettore di polizia sono stati fortunatamente arrestati. Apprendiamo dalla stampa che si tratta di quattro cittadini italiani.

Una notizia che non ha messo fine ai commenti razzisti apparsi su Facebook: “Se difendere le nostre tradizioni e le leggi del NOSTRO paese è razzismo, allora RAZZISTA TUTTA LA VITA E FIERO DI ESSERLO!!!” è uno dei commenti seguiti all’annuncio dell’esito delle indagini.

Sicuramente, una maggiore attenzione nel riportare i fatti contribuirebbe a ridurre le forme di stigmatizzazione e allarmismi strumentali.

Ringraziamo la lettrice per averci segnalato la pagina, di cui a nostra volta abbiamo dato comunicazione all’Unar.

Cronache di ordinario razzismo

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