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Terzigno

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(30 Settembre 2010) Enzo Apicella
Terzigno: una nuova discarica nel territorio di produzione del Lacryma Christi

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    Sull'inchiesta di Forlì contro il business dei rifiuti speciali

    (11 Settembre 2004)

    La notizia dei 20 arresti a Forlì di imprenditori - amministratori locali ed aziende - funzionari della Asl per i reati di "Associazione a delinquere, corruzione ecc." in merito al business dei rifiuti speciali - l'indagine è durata 2 anni, parla di affari per 20 milioni di euro a fronte del mancato smaltimento in discariche autorizzate di 4 mila tonnellate di fanghi altamente cancerogeni gettati in terreni agricoli e fiumi limitrofi - non fa che confermare quanto come Confederazione Cobas andiamo sostenendo e denunciando, e cioè che la privatizzazione dello smaltimento dei rifiuti "speciali ed urbani" è una violenza e un danno economico, sanitario, alimentare nei confronti della popolazione tutta. Aggiungiamo,: ".senza alcuna differenza tra sud e nord d'Italia. A sud, il triangolo dei veleni (le province confinanti di Caserta, Napoli, Salerno) è la discarica nazionale abusiva dove la camorra ha smaltito per 40 anni i rifiuti tossico-industriali del nord ( oggi, la camorra politica, ovvero l'alleanza Bassolino-Fiat-Impregilo, intende imporre con la forza i megainceneritori di Acerra e S. Maria la Fossa); a nord, lungo l'asse del Po e della pianura Padana, lungo i greti dei corsi d'acqua e dei terreni agricoli (impestando l'agricoltura e la zootecnia con i suoi derivati latte, carne, formaggi) è stato fatto altrettanto con la corruzione di funzionari pubblici ed amministratori locali".

    Chiediamo ufficialmente alla magistratura di allargare le indagini su tutti i soggetti che nella regione hanno ottenuto la concessione allo smaltimento - incenerimento - termodistruzione di rifiuti speciali e urbani - in primis delle aziende a carattere pubblico come la società Hera - in modo da risalire alla catena di comando ed a finalizzare la tracciabilità del rifiuto: il rientro della legalità, la punizione dei disonesti e dei criminali, la bonifica delle aree devastate, la messa in sicurezza degli impianti a rischio minacciati dalla mobilità e precarietà dei lavoratori, il ripristino della salute della popolazione compresa la salvaguardia alimentare, è un dovere nei confronti della cittadinanza.

    La Confederazione Cobas ha dato mandato ai suoi legali di costituirsi parte civile nei confronti di quanti hanno abusato della benevolenza, dell'ingenuità e della civiltà dei lavoratori e delle popolazioni.

    Roma, 9-09-04

    CONFEDERAZIONE COBAS
    Sede nazionale: Viale Manzoni 55 - 00185 Roma

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