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RESOCONTO INIZIATIVA 9 GENNAIO 2013 AL TEATRO BIBLIOTECA DEL QUARTICCIOLO (ROMA VII MUNICIPIO)

(12 Gennaio 2013)

Si è svolta il 9 gennaio 2013, su iniziativa del Comitato cittadino "Amici di TBQ", unito al Comitato lavoratrici del Teatro Biblioteca Quarticciolo una iniziativa di fronte al Teatro Biblioteca del Quarticciolo a Roma, sul territorio del VII Municipio. Si è trattata della prima iniziativa dell’anno, dove era forte la preoccupazione per il futuro dello spazio, ora al centro di cambiamenti per il passaggio di gestione a Zétema (Società 100% Comune di Roma Capitale ed Ente strumentale pubblico per le attività culturali in città che ne affiderà la programmazione al vincitore di un bando, in corso di svolgimento. Alla manifestazione spontanea, hanno partecipato oltre un centinaio di cittadini e cittadine, con la presenza musicale, che ha dato il classico “la” all’iniziativa, della Banda Rustica diretta dal Maestro Pasquale Innarella e formata da ragazzi del territorio. Si attendeva la visita (per un sopralluogo, preannunciata per le 19) dell’Assessore alla Cultura di Roma Capitale Dino Gasperini, che ha preferito non presentarsi.

Nel corso della manifestazione hanno preso parola le lavoratrici del Teatro, sostenuti dal Laboratorio Sociale Quarticciolo e dall’Unione Sindacale Italiana USI, che hanno sottolineato come nonostante le numerose richieste non sono ancora stati presi definitivi accordi per il loro futuro lavorativo, che comunque non è nella direzione auspicata di stabilizzazione e proseguimento del lavoro nel Teatro. Le Lavoratrici, precarie da anni, avevano infatti da tempo richiesto l’inserimento della clausola sociale all’interno del bando che avrebbe garantito l’utilizzo della forza lavoro già impiegata negli ultimi tre anni per valorizzarne la professionalità e per non sprecare il lavoro già fatto.

La stessa USI (che ha strutture e rappresentanze riconosciute sia nella Istituzione Biblioteche di Roma sia a Zètema), assieme alle lavoratrici costituitesi in comitato, con un volantino comunicato firmato dall’Associazione Utenti e consumatori Usicons e dal Laboratorio Sociale Quarticciolo, aveva espresso forti perplessità sul progetto che sta alla base delle azioni dell’Assessorato e degli enti strumentali che hanno la gestione dei teatri di cintura, cioè la Zètema, che non garantisce né condizioni lavorative dignitose né un utilizzo e una offerta culturale attenta alla funzione e ruolo dei teatri pubblici e dei teatri di cintura a Roma, né alle reali esigenze di un territorio come quello del VII Municipio. Il Comitato dei cittadini, costituito da frequentatori del Teatro e spettatori che da cinque anni partecipano alle numerose attività proposte dal Teatro di Roma, attuale gestore, hanno espresso la loro preoccupazione poiché il progetto della “Casa dei Teatri e della nuova Drammaturgia” non parte da un ascolto e da una conoscenza delle loro esigenze e aspettative, tant’è che nessuno degli amministratori territoriali o degli attuali gestori e lavoratori è stato coinvolto nella pianificazione del futuro dello spazio.

Il Teatro Biblioteca Quarticciolo ha come peculiarità la collaborazione e lo scambio tra un teatro e una biblioteca, nonché con le realtà territoriali che lo circondano, ma nell’attuale disegno non si prospetta una prosecuzione in questo senso, e nemmeno un progetto di lavoro culturale sul territorio.

Hanno preso la parola anche il Presidente del VII Municipio e altri amministratori locali, che hanno ricordato come da mesi abbiano espresso perplessità per le volontà dell’Assessore e hanno ribadito l’intento di cercare un modo per bloccare il progetto in corso, chiedendo di proseguire fino a giugno con la gestione del Teatro di Roma per garantire una continuità programmatica e studiare un modello gestionale che renda concreta la partecipazione dal basso.

Erano presenti anche rappresentanti del Teatro del Lido di Ostia e del Teatro Valle Occupato che hanno manifestato il loro appoggio alla protesta dei cittadini contro l’inevitabile “privatizzazione” di due spazi pubblici a cui questo bando sta portando e hanno ribadito che teatri pubblici di Roma devono restare a gestione partecipata, costruire con chi lavora sul territorio una progettualità e difendere qualità, formazione e coinvolgimento del pubblico.

La manifestazione è proseguita come una festa sulle note musicali della Banda Rustica, con la speranza che sia finalmente ascoltata la voce di chi vuole attivamente partecipare al futuro di uno spazio così importante e che non siano cancellati cinque anni di realtà ormai consolidata per fare posto a una nuova programmazione di un solo anno. L’intervento di una spettatrice, Maria Teresa Raffaele, che ha espresso chiaramente il pensiero della cittadinanza sensibile e alla lotta che si sta conducendo in difesa del ”loro” teatro, il compito di ricordare cosa in cinque anni è stato fatto nel Teatro Biblioteca Quarticciolo e che non si vuole lasciare nelle mani di un progetto pieno di punti oscuri e di un uso commerciale e privatistico di uno spazio pubblico, degno di un quartiere della città come Roma, che fin dai tempi più antichi viveva il teatro come un momento importante e di natura popolare della vita cittadina.

La mobilitazione proseguirà con altre iniziative periodiche e con…visite guidate al Campidoglio, per tenere viva l’attenzione e continuare la lotta sia per le lavoratrici precarie sia per una gestione e utilizzo del teatro biblioteca in forma pubblica e partecipata dalle associazioni attive in quartiere, anche con progetti e scambio con le scuole, i centri anziani, la cittadinanza finalizzati alla maggiore fruibilità del teatro e all’accesso alla cultura per tutti e tutte.

UNIONE SINDACALE ITALIANA E USICONS

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