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Che Guevara

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(10 Ottobre 2008) Enzo Apicella
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(Memoria e progetto)

Celebrare il 21 gennaio significa lottare
per formare il Partito comunista

(19 Gennaio 2013)

Il 21 gennaio 2013 ricorre il 92° anniversario della fondazione del Partito comunista d’Italia - Sezione della III Internazionale comunista.
Questo storico avvenimento segna uno spartiacque nelle vicende del movimento comunista ed operaio del nostro paese, indicando come necessità irrinunciabile l’esistenza di un partito politico indipendente e rivoluzionario per l’organizzazione e l’unificazione del proletariato e dei suoi alleati al fine di conquistare il potere politico ed edificare lo Stato operaio.
Il 21 gennaio ci ricorda quale è il compito principale di ogni comunista, di ogni operaio avanzato, di ogni giovane rivoluzionario: rompere nettamente, apertamente e definitivamente con l’opportunismo e il revisionismo, farla finita con l’attesismo, unirsi sulla base del marxismo-leninismo per formare il reparto di avanguardia organizzato e cosciente del proletariato. Un Partito capace di dirigere la lotta della classe operaia e delle masse popolari verso la conquista rivoluzionaria del potere e l’edificazione del socialismo, prima tappa della società comunista.
La necessità della costruzione del Partito non deriva dalla smania di qualche intellettuale. Al contrario: di fronte alla crisi mondiale del capitalismo ed alle sue disastrose conseguenze, al fallimento della socialdemocrazia e del riformismo, essa rappresenta una esigenza sempre più pressante.
Purtroppo oggi, in una situazione caratterizzata dall’offensiva reazionaria della borghesia contro il proletariato e i popoli oppressi, dalle aggressioni militari con le quali l’imperialismo cerca di perpetuare il proprio dominio, il proletariato del nostro paese ancora non dispone di un vero Partito comunista che ne rappresenti gli interessi presenti e futuri. Perciò le lotte di resistenza operaie e popolari che si susseguono rimangono prive di una prospettiva politica rivoluzionaria.
Quella del Partito è dunque una questione posta all’ordine del giorno dalla stessa drammatica situazione in cui versa il movimento di classe.
Il processo della sua costruzione è complicato, soprattutto a causa dei detriti del revisionismo e della confusione ideologica. Però, mai come oggi, rispetto ai decenni passati, le condizioni oggettive per la sua costruzione sono favorevoli.
La portata dei problemi – economici, politici, sociali, ambientali – spinge per l’unificazione delle forze comuniste. Potenti fattori materiali favoriscono l’unità per cooperare all’organizzazione e alla combattività del proletariato, alla sua presa di coscienza.
Il modo più giusto di celebrare l’anniversario del 21 gennaio è dunque attualizzarlo, ossia portare avanti la lotta per la costruzione del Partito sull’unica base valida: i principi marxisti-leninisti e dell’internazionalismo proletario.
L’unità dei comunisti per il Partito e la ricerca di terreni di iniziativa unitaria vanno oggi perseguiti concretamente, con tenacia e determinazione, sulla base di questi principi.
L’appello ai gruppi ed ai singoli compagni marxisti-leninisti che abbiamo lanciato nei mesi scorsi è la risposta alla frammentazione ed alla dispersione, all’arroccamento su posizioni settarie e dogmatiche, ad una concezione della politica ridotta a semplice testimonianza.
Abbiamo avanzato questa proposta a partire da alcuni punti fermi che riteniamo fondamentali ed irrinunciabili per tutti i comunisti ed a partire da una convinzione: se nelle condizioni storiche del 1921 il Partito si è formato per scissione dai riformisti, oggi può e deve formarsi attraverso la fusione delle realtà sane ed attive che si trovano sul terreno del marxismo-leninismo e degli elementi migliori del proletariato.
Su tali basi, ribadiamo che i comunisti possono e devono compiere ogni sforzo per avviare la loro unità organica, costruendo un quadro stabile di consultazione, di scambio di esperienze, di confronto ed elaborazione teorica e programmatica, avviando contestualmente l’attività politica pratica in comune per costruire l’embrione di un partito rivoluzionario basato sul movimento operaio.
Anche l’appello per la celebrazione unitaria del 60° anniversario della morte del compagno Stalin, che ci vede fra i promotori, è un esempio di collaborazione fra forze comuniste che, al di là dell’occasione contingente, ci auguriamo possa alimentare questo processo.
Perciò ci rivolgiamo di nuovo ai sinceri comunisti, agli operai combattivi, ai giovani rivoluzionari per sviluppare il dibattito e la lotta ideologica e politica attiva nei confronti dei gruppi e delle tendenze opportuniste e revisioniste, per collegarci più strettamente con le masse sfruttate ed oppresse e assumerne la direzione politica. Solo così potremo avanzare nel processo unitario passando dall’unità d’azione a quella politica, dall’unità ideologica a quella organizzativa, avvicinando il momento della fondazione del Partito comunista del proletariato d’Italia.

Gennaio 2013

Piattaforma Comunista

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