">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Salvate la Sanità

Salvate la Sanità

(28 Novembre 2012) Enzo Apicella
Secondo Monti il sistema sanitario nazionale è a rischio se non si trovano nuove risorse

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Dovete morire! No grazie

(21 Gennaio 2013)

I tagli alla sanità per ripagare il debito sono una sfida dei diritti dell'umanità contro i diktat della troika e dei governi. Cresce una mobilitazione trasversale tra lavoratori della sanità e movimenti sociali. Mercoledi una assemblea aperta a Roma.

saninograzi

Sotto la scure di profondi tagli al servizio pubblico e un pesante attacco alle condizioni di centinaia di lavoratori del settore della sanità, si sta realizzando un altro pericoloso passo indietro sulla strada della privatizzazione selvaggia del servizio sanitario nazionale. Il progetto è chiaro: costruire una sanità a doppio regime, uno interamente a pagamento attraverso il sistema delle assicurazioni private e l’altro di serie B, residuale e di bassa qualità, destinato al settore più disagiato della popolazione. In pratica una divaricazione che prevede un abbassamento generalizzato degli standard sulla salute della popolazione e – insieme all'innalzamento dell'età pensionabile – un vero e proprio taglio alle aspettative di vita. Siamo all'evidenza a quel “dovete morire prima” evocato dal Fmi in uno dei suoi studi e dall'agenda Monti nella sua attuazione pratica. La clava utilizzata per imporre dolorosi tagli alla sanità e alle aspettative di vita della popolazione è ancora una volta il pagamento del debito pubblico. Per ora di quello dello Stato, ma sulla sanità incombono anche i tagli dovuti ai piani di rientro delle regioni e il crescente debito “locale”. Il risultato è la chiusura di interi reparti, alcune volte di interi ospedali. Nella Capitale il “cimitero” delle chiusure si allunga di giorno in giorno anche se la campagna elettorale in corso ha momentaneamente “congelato” i tagli previsti dal piano Bondi.

Per fermare questa inquietante prospettiva non si può più agire in ordine sparso. Si avverte invece l'esigenza di un grande movimento che metta insieme i lavoratori e i cittadini per rilanciare una sanità sganciata dai vincoli di bilancio e da una gestione subalterna alla logica del mercato. I tagli, il clientelismo, la corruzione e l'incompetenza hanno favorito l’esplosione di una crisi del sistema che non è più sopportabile. È necessario ripensare il servizio a partire dalle competenze e dai bisogni del territorio, mettendo insieme i saperi di chi lavora e le esigenze dei cittadini. Tra lavoratori della sanità e Comitato No Debito, ad esempio, si sta sviluppando un confronto in diverse città per una campagna congiunta contro i tagli alla sanità e il non pagamento del debito. Mercoledi a Roma, all'ospedale “Pertini” nella popolare zona della Tiburtina, è prevista una assemblea aperta convocata dall'Usb dove oltre ai lavoratori parteciperanno anche le realtà sociali. All'assemblea interverrà Giorgio Cremaschi, portavoce del No Debito ma ci saranno anche il Coordinamento degli Operatori della salute, il Comitato No Debito di Roma, le associazioni di malati, Blocchi Precari Metropolitani, Coordinamento cittadino per la casa, Atenei in Rivolta, Cinecittà Bene Comune e i presidenti dei Municipi interessati e danneggiati dalla destrutturazione del Pertini.

Stefano Porcari - Contropiano

6011