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(21 Gennaio 2013)
“ Il 21 gennaio non è per noi una data da celebrare, ma da praticare. Gli esiti della crisi del capitalismo sono sempre più disastrosi. Dall’impoverimento generalizzato alla distruzione dell’ambiente, dalla cancellazione di ogni diritto sociale alla guerra, la “cura” capitalistica evidenzia tutte le sue contraddizioni. Eppure ci avevano detto che con la caduta del muro di Berlino e la distruzione dell’URSS ci aspettava un mondo pace e prosperità; invece, dopo anni di guerre ‘a bassa intensità’, dal Medio Oriente all’Africa si preparano nuovi preoccupanti scenari di guerra dell’imperialismo americano ed europeo.
Serve ricostruire un’azione di classe collettiva. Noi siamo pronti: assieme ad un nuovo protagonismo della classe operaia ragioniamo, ad esempio, su alleanze sociali che faranno certo venire i brividi alla sinistra ‘fighetta’: appoggiamo i lavoratori tassisti, appoggiamo i benzinai, il piccolo artigianato e commercio, in sostanza propugniamo l’unità tra le forze del lavoro contro l’Unione Europea delle banche e dei monopoli capitalistici.
‘Nasci, produci, consuma, crepa’: è questo il destino a cui vogliono farci sottostare. Ma per ribellarsi a tutto questo non servono gli accampamenti di tende sotto Wall Street, i vari indignados o arancioni: al massimo perpetuano l’illusione che questo sistema sia riformabile .
L’unica soluzione di cambiamento vero passa dalla ricostruzione di un moderno e organizzato Partito Comunista.
Non abbiamo l’ossessione delle elezioni. Preferiamo stare nelle lotte, conquistandone la direzione, piuttosto che eleggere qualche deputato rinunciando a tutto il resto. Quando i comunisti rientreranno in Parlamento lo faranno dal portone principale, a testa alta e con i loro simboli e le proprie bandiere.
Vogliamo costruire, da oggi, un vero Partito Comunista. È questo il nostro 21 Gennaio. Non rinunciamo al marxismo-leninismo, al centralismo democratico, alla dittatura del proletariato. Oggi non sono possibili condizioni intermedie. Il capitalismo non può essere migliorato. Serve un’alternativa netta di sistema.
Serve il Socialismo-Comunismo. Tocca a tutti noi costruire l’organizzazione che sia in grado di farlo davvero. Viva il Partito Comunista !”
CSP - PARTITO COMUNISTA
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