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Palestina: Porteremo Israele all'Aja

(24 Gennaio 2013)

Ieri il ministro degli Esteri Maliki ha parlato all'Onu: "E1 e' la linea rossa. Se Israele la supera, lo trascineremo di fronte alla Corte Penale Internazionale".

betlemmaja

dalla redazione

Betlemme, 24 gennaio 2013, Nena News - Israele si sveglia a due giorni dalle elezioni ancora confuso e con una maggioranza traballante e la Palestina ne approfitta per gettare benzina sul fuoco. Netanyahu sara' con molta probabilita' riconfermato, ma potrebbe non godere del numero di seggi e del consenso necessario a portare avanti l'espansione selvaggia delle colonie in Cisgiordania.

Se alla vigilia uno dei timori maggiori a Ramallah era la formazione a Tel Aviv di un governo di estrema destra che implementasse il progetto di costruzione in area E1, tra Gerusalemme e la colonia di Ma'ale Adumim, i risultati delle elezioni di martedi' cambiano le carte in tavola.

La disfatta della lista Likud-Yisrael Beitenu costringera' Netanyahu a cercare appoggi al centro (dall'anchorman Lapid e dalla ex nemica Livni) e quindi a ridimensionare le politiche piu' aggressive.

La Palestina, in ogni caso, non intende stare a guardare e, forte di un nuovo minimo sostegno internazionale, lancia la sua personale sfida all'occupazione. Se Israele non abbandonera' il progetto E1, superera' la linea rossa e lo Stato di Palestina presentera' denuncia di fronte alla Corte Penale Internazionale dell'Aja.

Ieri il ministro degli Esteri dell'Autorita' Palestinese, Riad Maliki, dopo un incontro con il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ha detto alla stampa che la decisione in merito dipendera' solo da Tel Aviv: "Se Israele vorra' andare avanti nell'implementazione del piano E1 e di altri piani intorno Gerusalemme, allora si', ci presenteremo alla Corte. Non abbiamo altra scelta, non dipende da noi".

Un percorso npn certo breve: il neonato Stato di Palestina dovrebbe prima chiedere di entrare a far parte della Corte e, una volta membro, chiedere di aprire un'inchiesta contro Israele.

L'incontro di ieri al Consiglio di Sicurezza e' stato il primo dibattito sul conflitto israelo-palestinese dal 29 novembre 2012, quando l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riconobbe la Palestina come Stato non membro, osservatore permanente. A seguito del meeting di ieri, Robert Serry - coordinatore speciale Onu per il Medio Oriente - ha detto che il Consiglio di Sicurezza e' contrario al progetto E1 in quando "ostacolo alla pace". Allo stesso modo, pero', ha avvertito Ramallah: no ad azioni internazionali.

Nena News

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