">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Foto troppo spaventose

Foto troppo spaventose

(4 Maggio 2011) Enzo Apicella
La Casa Bianca sta “valutando” se diffondere le immagini di Osama Bin Laden morto: “Le foto sono troppo cruente”

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

  • Domenica 21 aprile festa di Primavera a Mola
    Nel pomeriggio Assemblea di Legambiente Arcipelago Toscano
    (18 Aprile 2024)
  • costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

    SITI WEB
    (Imperialismo e guerra)

    Erdogan: kurdi sotto tiro anche in Germania

    (27 Gennaio 2013)

    guneytut

    Ömer Güney, il finto kurdo scoperto turco di generazioni e vicino agli ultranazionalisti del Mhp, resta l’unico indiziato nonché arrestato per la strage parigina delle tre attiviste vicine al Partito dei lavoratori del Kurdistan. Dopo lo “smascheramento” in questi giorni l’uomo è stato presentato dai media di Ankara come un soggetto solitario e irregolare, cercando così di accreditare una pista dalla scarsa credibilità, quella del gesto d’uno squilibrato. Mentre le ricerche svolte dai media kurdi ripercorrono i suoi trascorsi di immigrato in Germania e di lavoratore occupato per sei anni (2003-2009) in una fabbrica presso la località di Waakirchen. Quindi alcuni spostamenti per ragioni personali fra quei luoghi e la Francia dove aveva sposato una cugina da cui s’era presto separato, e un trasferimento a Parigi dall’agosto 2011. L’uomo, infiltrato o meno, potrebbe rivelarsi una semplice pedina di una trama che l’ha semplicemente utilizzato oppure l’indagato sacrificale che cela i reali killer. Sarebbe e sarà utile risalire alla filiera dei suoi contatti.
    Forse a breve si scoprirà qualcosa in più visto che le indagini sono passate di mano escludendo il discusso giudice Molins, noto per la sua ostilità nei confronti della comunità kurda. Intanto è sotto i riflettori l’articolata l’azione di Erdogan. Mentre tiene aperti i canali della trattativa con Öcalan, spianata anche dal rimpasto del proprio Esecutivo con la nomina di quattro nuovi ministri fra cui Muammer Güler, sostituto agli interni dell’ingombrante Idris Naim Sahin assolutamente contrario a ogni apertura sulla questione kurda, il premier lancia strani avvertimenti all’etnìa dislocata in Germania. Una comunità che conta fino a 800.000 residenti e, secondo quanto lui ha dichiarato in un’intervista televisiva, è esposta al rischio di attacchi mortali simili a quello di Parigi. Il primo ministro turco ha fatto intendere che se nel 2007 la sua richiesta di estradizione per alcuni esponenti di spicco del Pkk, promessa da Sarkozy e rivolta anche a Berlino, fosse stata accolta oggi la Canzis sarebbe viva, in prigione ma viva.

    Un alto dirigente del partito tuttora combattente kurdo, Duran Kalkan, sottolinea che un’affermazione simile risuona come un’ammissione di colpa per gli omicidi avvenuti in terra di Francia e quale avvertimento per il domani. Una sorta di riedizione di quanto accadeva in Turchia nel ventennio scorso, quando la comunità kurda doveva ascoltare apertamente minacce di prescrizione, ricatto o morte. Il presidente delle Associazioni kurde in Francia Mehemet Ulker denuncia altresì un attacco generalizzato verso i singoli attivisti e le strutture che si perpetua da tempo in varie località.

    27 gennaio 2013

    Enrico Campofreda

    Fonte

    Condividi questo articolo su Facebook

    Condividi

     

    Ultime notizie del dossier «La lotta del Popolo Kurdo»

    Ultime notizie dell'autore «Enrico Campofreda»

    4601