Capitale, ambiente e salute :: Il saccheggio del territorio

Roma. Cemento all'assalto del verde. Il caso Decima-Malafede

(29 Gennaio 2013)

La riserva naturale di Decima- Malafede assediata da centri commerciali, centri tematici, turismo di massa. Entro la primavera del 2013 sarà inaugurata la fase 3 dell'outlet di Castel Romano con un aumento della superficie commerciale di 7.449 metri quadrati e 43 store in più . A dieci anni dalla sua apertura, gli inglesi rilanciano e investono sulla Capitale e sulle potenzialità del polo di Castel Romano, il secondo in Italia dopo Serravalle con 3 milioni di visitatori all'anno. Per farlo McArthurGlen Italia ha già messo sul piatto 50 milioni di euro che serviranno a ingrandire la struttura, e ha siglato accordi commerciali con i titolari degli store arrivando già oggi a "piazzare" il 75% degli spazi commerciali disponibili.

Cinecittà World aspira invece a essere il più grande parco a tema in Italia dedicato al mondo del cinema. La sua struttura si estende su un’area di più di 150 ettari, situata a sud di Roma, nei pressi di Castel Romano.

Il progetto è a cura di Cinecittà Parchi (!), società costituita nel 2009 e partecipata per l’80% da Cinecittà Entertainment e per il 20% da Generali Properties. La sua realizzazione si articola in quattro fasi: la prima prevede la costruzione del parco, la seconda la realizzazione di “The Village”, una struttura con negozi, ristoranti e cinema, la terza e la quarta fase prevedono la messa in cantiere di altri due parchi, “Cinecittà World 2” e “Cinecittà Natura”.L’investimento complessivo è di oltre 500 milioni di euro ed è prevista la creazione di 2.500 posti di lavoro a pieno regime. Obiettivo ultimo è accogliere 4 milioni di visitatori l’anno.
Ma sta emergendo un problema anche per la macchiadi Capocotta appartiene alla famiglia Vaselli edove Roma Natura ha pagato per anni un affitto ai proprietari per garantire la conservazione del bosco. Il recesso dal contratto di locazione del bosco “Macchia di Capocotta” – richiesto da Roma Natura potrebbe determinare il taglio del bosco con conseguenze catastrofiche sulla fauna, sulla struttura vegetazionale e sul regime delle acque.

Redazione Contropiano