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B’Tselem: Israele esercita forza letale su manifestanti disarmati

(30 Gennaio 2013)

30/1/2013

Di Noah Browning

Ramallah – Reuters. Israele sta violando le sue stesse regole di combattimento esercitando una violenza letale per disperdere i manifestanti palestinesi disarmati in Cisgiordania, ha riferito lunedì 28 gennaio il gruppo per i diritti israeliani B’Tselem.

Dal 2005 le forze israeliane hanno ucciso 56 persone durante scontri con palestinesi che lanciavano pietre, ha riportato B’Tselem, che ha accusato le forze armate di aver “violato a lungo e sistematicamente” le regole che proibiscono rappresaglie letali per attacchi non mortali.

“Le disposizioni permanenti delle forze armate dichiarano in modo esplicito che non si può sparare munizioni cariche a chi lancia pietre”, hanno affermato.

La settimana scorsa le forze israeliane hanno ucciso a colpi di pistola due palestinesi di Betlemme.

Mercoledì il quindicenne Salih al-Amarin, del campo profughi di Azza, è morto in ospedale dopo che le forze israeliane gli avevano sparato alla testa nel corso degli scontri a Betlemme, pochi giorni prima.

Lo stesso giorno Lubna Hanash, ventidue anni, è stata colpita da uno sparo alla testa quando dei soldati israeliani in una vettura civile hanno aperto il fuoco su un gruppo che si trovava all’entrata del campo profughi di al-Arrub, a sud di Betlemme.

L’esercito israeliano ha affermato che il rapporto del B’Tselem “presenta una narrazione tendenziosa, basata soprattutto su incidenti che sono vecchi o ancora sottoposti a indagine da parte della polizia militare”.

“(L’esercito) fa tutto il possibile per assicurare che l’utilizzo di mezzi di dispersione anti-sommossa sia effettuato rispettando le disposizioni permanenti”, ha scritto in una risposta mandata alla Reuters.

Delle vittime palestinesi del 2005, sei sono state uccise da proiettili di metallo rivestiti di gomma e due da candelotti lacrimogeni, entrambe armi teoricamente non letali sparate direttamente sui manifestanti, ha detto il B’Tselem.

“In pratica i membri delle forze di sicurezza fanno un uso quasi abitudinario di queste armi, in modi illegali e pericolosi, e le autorità israeliane di competenza fanno troppo poco per evitare il ripetersi di questa condotta”, riferisce il rapporto.

Gli altri 48 manifestanti uccisi sono stati colpiti da munizioni cariche, secondo quanto si legge nel report.

Traduzione per InfoPal a cura di Eleonora Gaier

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