">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Happy Christmas

Happy Christmas

(25 Dicembre 2010) Enzo Apicella
Marchionne l'amerikano ricatta anche a Mirafiori e ottiene la firma di Cisl e Uil

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

MONTI E MARCHIONNE STANNO PORTANDO LO SFASCIO SOCIALE IN ITALIA:
DOMANI IN PULMAN LE MOGLI DEGLI OPERAI DI POMIGLIANO ALLA SATA DI MELFI

(30 Gennaio 2013)

“Per quanto tempo dovremo ancora pagare per le loro bugie…?! E’ ora che questi signori restituiscano il ‘malloppo’: il futuro che hanno rubato ai nostri uomini ed ai nostri figli…”

Non fu certo un caso che lo scorso 20 dicembre i “due” si sono presentati insieme, “a braccetto e in pompa magna”, per l’ennesima kermesse sull’ennesimo “piano di rilancio” che, mutuato dagli specchietti per le allodole”, aveva l’unico e malcelato fine di ennesimo e strumentale “incanto mediatico” per l’avvio della campagna elettorale di Monti (ex collega in Fiat di Marchionne).

Ieri Pomigliano, oggi Melfi, domani a tutti i lavoratori italiani: le vicende parallele di queste due fabbriche e dell’intero gruppo Fiat ci ricordano da vicino gli scandali d’oro delle privatizzazioni e della speculazione finanziaria politico-affaristica: dalla Parmalat all’Alitalia ed oggi al Monte dei Paschi:

Ma, escludendo i faccendieri politico-sindacali (che per riconoscenza da sempre chinano il capo ai loro padroni) veramente qualche operaio di Pomigliano e Melfi (anche il più sciocco e credulone) può ancora credere alle ‘balle’ recitate da Monti e Marchionne nell’ultima kermesse di Melfi (che segue quella di Pomigliano del dicembre 2011) asserenti che… per produrre dei nuovi modelli bisogna chiudere le fabbriche per due anni?! Se fosse vero sarebbero chiuse da anni tutte le altre case automobilistiche del mondo che invece, a differenza della Fiat, i nuovi modelli li fanno! Il fatto è che queste cose accadono solo in Fiat, azienda ‘assistita e plaudita’ negli anni dai vari governi ‘amici’, ultimo Monti.

Intanto:

- NEL 1990 lo Stato ha elargito alla Fiat 4.884 miliardi di lire di investimento pubblico per aprire la fabbrica di Melfi che, assicurarono, avrebbe ‘sfornato e venduto’ 450.000 vetture all’anno rilanciando l’occupazione e lo sviluppo del territorio. In realtà in questi anni le vetture prodotte raramente hanno superato la metà di quelle preventivate ed oggi la fabbrica è al collasso industriale con anni di ‘cassa’ e nere prospettive per i lavoratori

- Nel 1987 lo Stato ha di fatto regalato il gruppo Alfa Romeo agli Agnelli e la Fiat lo ha distrutto e cannibalizzato l’Alfa. Arese ha chiuso e Pomigliano è al disastro industriale e occupazionale, da oltre 4 anni in cassa integrazione e senza alcuna realistica programmazione industriale

La Fiat va nazionalizzata prima che sia troppo tardi, a partire da Pomigliano e Melfi e gli Agnelli ed i vari Marchionne di turno devono restituire tutti i finanziamenti pubblici multimiliardari usati per ‘arricchimento privato’ e in danno della collettività

È questo il senso del volantino che una folta delegazione delle mogli degli operai di Pomigliano, coi loro mariti, distribuirà domani al cambio turno ai lavoratori della SATA di Melfi all’interno di una ‘campagna nazionale’ in preparazione dell’ ASSEMBLEA OPERAIA NAZIONALE DEL 1° MAGGIO A POMIGLIANO proposta dalle ‘donne operaie’.




Pomigliano d’Arco, li 30.1.2013

Comitato Mogli Operai Pomigliano

7680