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CASERMA "SANI NON VENDIAMOLA, RIUSIAMOLA!

No alla svendita dei beni comuni, riutilizzo e riqualificazione della caserma per i Cittadini del Navile

(31 Gennaio 2013)

casersaniusb

Bologna –giovedì, 31 gennaio 2013

PRESIDIO PERMANENTE PER IL DIRITTO ALL’ABITARE
DAVANTI ALLA CASERMA SANI, VIA FERRARESE 199

La Caserma Sani, da anni inutilizzata e inaccessibile, è in vendita. Peccato, perché con i suoi 108.000 metri quadri potrebbe essere una risposta a numerosi bisogni espressi dal quartiere e dalla città. Potrebbe essere un polmone verde in un territorio pesantemente ...cementificato, un luogo di socialità e cultura e tante altre cose. Soprattutto essa potrebbe facilmente contribuire ad alleviare un’emergenza drammati......ca che ormai da anni colpisce Bologna: l’emergenza casa.
Solo per citare alcuni numeri oltre 1.500 sfratti per morosità ogni anno, più di 40.000 persone in tutta la provincia che rischiano di cadere in un’emergenza abitativa. Solo nel comune di Bologna ci sono oltre 10.000 nuclei familiari che aspettano una casa popolare, che non arriverà.
Riteniamo questa situazione semplicemente inaccettabile. Da ormai un anno, il nostro sindacato si è reso protagonista in un percorso politico: il diritto all’abitare.
Partendo dall’occupazione in via San Donato, quella in via Achillini, quella in via XXI Aprile, l’occupazione della residenza Irnerio per resistere allo sgombero degli abitanti, abbiamo provato a dare soluzione concreta alla mancanza di case, e nel contempo non abbiamo mai smesso di proporre al Comune soluzioni e progetti che non sono mai stati presi in considerazione. Crediamo infatti che sia ingiusto lasciare case vuote e contemporaneamente persone senza la casa, in una logica che favorisce solo la speculazione o quantomeno lo spreco.
Il nostro percorso difende il diritto all’abitare, ovvero la possibilità di vivere e avere una casa dignitosa in questa città, anche per chi non si può permettere i prezzi di mercato;creare relazioni di lotta e di solidarietà attiva per spezzare questi meccanismi di sfruttamento. Esso inoltre mira a difendere il territorio da ulteriori inutili cementificazioni, proponendo il riuso dell’enorme quantità di patrimonio oggi inutilizzato, sia pubblico che privato.
È partendo da queste esigenze che diamo inizio a questo presidio permanente. Miriamo ad aprire un confronto con il Demanio e il Comune per abitare questo posto e riaprirlo ai bisogni comuni e ai desideri del quartiere e della città, perché crediamo che le proprietà pubbliche, proprio perché appartengono a tutti, non possano essere vendute da nessuno.
Invitiamo tutti, e soprattutto chi subisce l’emergenza e la precarietà abitativa, a partecipare al presidio permanente per ribadire il nostro diritto alla città e il diritto a trasformare questo quartiere in base ai bisogni della gente.

Associazione Inquilini Assegnatari-USB Bologna

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