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(31 Gennaio 2012) Enzo Apicella

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    (Il saccheggio del territorio)

    Basta centrali!!!

    (31 Gennaio 2013)

    In Calabria, nonostante ci si trovi in surplus energetico, si continuano a costruire centrali per la produzione di energia elettrica che poi, attraverso megaimpianti quali l’elettrodotto Laino-Feroleto-Rizziconi - impianto a 380kw e quindi pericolosissimo per la sicurezza e la salute di chi ci abita vicino - viene esportata verso il nord del paese.
    Non c’è parte della regione risparmiata da centrali a biomasse, a carbone o a turbogas.
    È di marzo 2011 l’annuncio di un nuovo programma di sviluppo concordato tra la Lameziaeuropa, la Regione ed il Governo per la realizzazione di tre nuove centrali energetiche nell’area dell’ex Sir di Lamezia: due a biomasse (gas e liquide) ed una fotovoltaica proposte dalla TOZZI SPA, una holding con sede a Ravenna.
    Nonostante la nostra richiesta di accesso agli atti relativi agli impianti a biomasse nell’area ex Sir, dall’Amministrazione comunale di Lamezia non è giunta alcuna risposta.
    Mentre sembra ormai scongiurata l’ipotesi di una centrale a biomasse a Panettieri, ne è prevista la costruzione di un’altra in Sila, nel comune di Sorbo San Basile, a poche centinaia di metri dal lago Passante, dal Parco Nazionale e dal fiume Melito. Nel 2008, l’Amministrazione Comunale di Sorbo San Basile ha firmato una convenzione con la società “Anz Power s.r.l.” per la realizzazione di una centrale a biomasse solida della potenza di 4,236mw. L’impianto dovrebbe bruciare 40.000 tonnellate l’anno di cippato di legno vergine, reperito in zona e consumare circa 6000 metri cubi d’acqua. Produrrebbe ogni anno 1500 tonnellate di ceneri, considerati rifiuti speciali per la produzione di energia elettrica, ma anche CO2, polveri sottili, diossine, furani e altri prodotti come nitrati, acido cloridrico e metalli pesanti.
    Lo scorso 13 dicembre i legali del Comitato No alla centrale a biomasse di Sorbo San Basile hanno depositato ricorso al TAR di Catanzaro e il 24 gennaio si è tenuta la prima udienza con un rinvio definitivo della questione a luglio. Intanto va avanti anche l’inchiesta penale che vede coinvolti un funzionario della Regione, il progettista ed un tecnico della società che dovrebbe realizzare la centrale.
    Un’ulteriore centrale a biomasse è stata ipotizzata, poi, nel territorio del comune di Bianchi (Cs).
    Il comune di Pianopoli ha, infine, approvato la costruzione di una centrale Termoelettrica a ciclo combinato comunemente detta Turbogas a favore della società EDISON con conseguente approvazione impatto ambientale da parte della Regione (commissario per l’emergenza ambientale) e del Ministero competente. Il progetto consisteva in una centrale con una potenza di 770 MWe. L’EDISON però ha chiesto una variazione del progetto proponendo un potenziamento della stessa portando la potenza prodotta a 817 MWe.
    Prima hanno inquinato i nostri territori creando discariche in ogni angolo e sotterrando rifiuti di ogni tipo, quindi è toccato ai mari, oggi ci provano con l’aria, l’unico bene rimasto pulito.
    Per questo sosteniamo la lotta dei comitati contro le centrali a Biomasse e Turbogas ed invitiamo tutti a mobilitarsi per difendere la propria terra dall’attacco che sta subendo da parte di imprenditori speculatori, mafiosi e politici accondiscendi.

    L.S.O.A. Ex Palestra - Lamezia Terme

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