Stato e istituzioni :: Elezioni 2013

VANNA MARCHI NON SI CANDIDA

(3 Febbraio 2013)

Egregio Direttore.

Sull'onda dello “scandalo” di Montepaschi, la campagna elettorale trova interpreti che sperando di guadagnare qualche voto, si rinfacciano “fuori i banchieri dai partiti” e “fuori i partiti dalle banche”.
Questi politici, pensano di prendere il nostro voto, con i metodi con cui Vanna Marchi incantava i creduloni. Fingono di litigare fra Partiti per mettersi d'accordo su quanti soldi spartirsi fra le altre banche, per “parificare” il ladrocinio di Montepaschi. Si comportano come se non sapessimo dello stretto legame sempre esistito tra le banche, i partiti, la politica e la finanza.
Solo per citare due casi:
Ciampi, prima di diventare capo dello Stato, e capo del governo, è stato governatore della banca d'Italia per 14 anni, dal 1979 al 1993.
Dini, prima di diventare capo del governo e prima ministro del Tesoro, è stato direttore generale della banca d'Italia per 15 anni, dal 1979 al 1994.
Presi dalla foga della caccia al voto, i massimi esponenti dei partiti s'inventano un copione con il quale si tirano la zappa sui piedi.
Evviva!
Prenderanno ancora meno voti.
Passaparola. Non andiamo a votare.

Saluti da Milano.

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