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Sasà Bentivegna, Partigiano

Sasà Bentivegna, Partigiano

(3 Aprile 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri a Roma Rosario Bentivegna, che nel 1944 prese parte all’azione di via Rasella contro il Battaglione delle SS Bozen.

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(Ora e sempre Resistenza)

Con Zac Nel Cuore, Mercoledì 6 febbraio c/o ZonaRischio (Roma)

(5 Febbraio 2013)

zaccuore

“ Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti “

A due anni dalla sua scomparsa ricordiamo il Partigiano Zaccaria Verucci certi che anche oggi sarebbe stato li, davanti a tutti noi, ad opporsi alla macelleria sociale imposta dalla BCE e alle forme di fascismo che dilagano nella cultura politica di questo paese.
Oggi sarebbe stato con noi a difendere la città e il quartiere che lo ha accolto.
Sarebbe stato li, al bar al centro della piazza, a parlare con tutti della necessità di non restare indifferenti.
Avrebbe come sempre sacrificato ogni minuto della sua vita per una società più solidale, con una più equa redistribuzione del reddito, dove nessun@ a prescindere dall’origine geografica, dal genere, dall’età o dall’estrazione sociale, venga lasciat@ senza diritti e protezione.
Ci chiediamo come avrebbe reagito all’idea che il paese per il quale tutta la sua famiglia si è battuta e sacrificata, oggi abbia pensato di spendere 127.000 euro per dedicare un monumento a Rodolfo Graziani, anche noto come il “macellaio di Etiopia“, generale fascista dalle mani macchiate di sangue e famoso per l’uso del “ gas iprite “, ma soprattutto mai pentitosi.
La rabbia gli avrebbe strappato qualche lacrima al pensiero del padre Oreste che già nel 1924 aveva conosciuto la prigionia a causa del suo impegno politico e l’opposizione alla “reazione fascista”; allo zio di cui porta il nome, morto dopo una detenzione, la cui unica colpa era di aver vinto al gioco con il figlio di un gerarca; al fratello Vincenzo impegnato in montagna con il “Battaglione Tito” che raggiungeva ogni notte a piedi o con la sua bicicletta; alle sorelle Vania e Giannina che coraggiosamente passavano informazioni, coprivano, nascondevano i compagni nonostante la loro fosse una “libertà condizionata” dal confino interno.
A due anni dalla sua scomparsa, ci riteniamo in tutto e per tutto suoi eredi ed eredi culturali della Resistenza in gran parte tradita dall’evoluzione della classe politica italiana. Ci riteniamo, prima ancora della Resistenza, eredi di quei movimenti definiti dalla storia “irregolari” che, immediatamente dopo la nascita del Fascismo, si sono opposti come gli Arditi del Popolo, o le Formazioni di Difesa Proletaria.
Per lui come per noi l’antifascismo è UNA QUESTIONE DI FAMIGLIA e Zaccaria è la nostra famiglia.

CON ZAC NEL CUORE

Mercoledì 6 febbraio ricordiamo il partigiano Zaccaria

ore 20:30 cena a cura di terraTERRA

ore 22:30 Spettacolo " Alla misura del cuore - Antifascismo, una questione di famiglia " di e con Massimiliano Dragoni e Mauro F Cardinali

Spettacolo ispirato alla vita del Partigiano Zaccaria Verucci.

Iniziativa a sostegno del 25 Aprile a Casal Bertone

c/o Zona Rischio – via di Pietralatella snc Casal Bertone, Roma.

Rete Sociale Casal Bertone, Zona Rischio, ANPI sez. Casal Bertone, terraTERRA

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