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63° anniversario

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(15 Maggio 2011) Enzo Apicella
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introduzione al bollettino n. 6 (giugno 2002)

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Prima di passare a leggere in filigrana questa guerra fatta con i bulldozer ("sforzo senza precedenti - come dice Christian Salmon - nella storia di de-territorializzazione. Guerra totale, nel senso che non è condotta solo contro le popolazioni civili, ma contro lo stesso territorio") , riportiamo un articolo del nostro partner, dott. Jamal Talab, scritto in occasione del I° anniversario della morte di Faisal Husseini.

"Quando i Palestinesi scendono dall'albero"

Dio benedica Faisal Husseini in questi giorni in cui si ricorda la sua scomparsa. Egli soleva dire che, per arrivare alla pace, palestinesi e israeliani dovevano scendere dai propri alberi per incontrarsi a metà strada.

Faisal Husseini aveva guidato con determinazione e coraggio la discesa dei palestinesi dal proprio albero e aveva chiesto agli israeliani di accettare la presenza di un stato palestinese nei territori della West Bank e della Striscia di Gaza; in altre parole, aveva loro chiesto di accettare un stato palestinese soltanto sul 22% della superficie della Palestina storica.

Questo voleva dire che anche gli israeliani dovevano scendere dal loro albero, l'albero della fantasie e dell'immaginazione sionista basata sull'espansione, cercando d'incontrare i palestinesi a metà strada, tra i due alberi.

Ci chiediamo, però, se gli israeliani hanno fatto veramente così!!!??? Da quella data (incontro di Madrid ed inizio del processo di pace) gli israeliani vanno avanti con la politica che mira a creare nuovi fatti concreti sul territorio, con metodi del diavolo:

1- hanno dichiarato che la creazione di insediamenti e la colonizzazione hanno due motivazioni -politica e di sicurezza - aggiungendo che l'attività d'insediamento, politica, sarà congelata, mentre quella per la sicurezza continuerà fino alla fine dei negoziati, quando si raggiungerà una soluzione definitiva.

2- hanno confermato che nessun nuovo insediamento verrà costruito, ma soltanto saranno completati i programmi di costruzione già decisi prima di Madrid e che riguardano l'espansione degli insediamenti già esistenti: questi programmi, però, hanno raddoppiato la superficie degli insediamenti e non sono ancora finiti;

3- gli israeliani affermano che la pace richiede buona volontà, stato di stabilità e una atmosfera tranquilla per i coloni: pertanto gli insediamenti hanno bisogno di una fascia di sicurezza che li protegga; per questo hanno aperto strade larghe 50 m, sottratte alle terre dei palestinesi, che contornano gli insediamenti stessi. 18.000 dunum (1.800 ha) non saranno confiscati, ma soltanto chiusi ai palestinesi durante la fase transitoria del processo di pace!!!???

4- hanno dichiarato che la fase transitoria di questo processo richiede la presenza di una rete stradale ( by-pass roads) che permetta ai coloni di viaggiare senza passare dai centri urbani palestinesi o vicino a questi centri, pertanto hanno deciso di prendere sotto il loro controllo, per 5 anni, una larga superficie di terra agricola: questo per facilitare il collegamento tra i vari insediamenti da un lato ed il collegamento degli insediamenti con Israele dall'altro lato e per evitare qualsiasi tipo di attrito in questa fase di transizione. La terra, dunque, verrà restituita ai palestinesi dopo lo smantellamento degli insediamenti. Con questo programma, e in nome della pace, sono stati confiscati altri 24.000 dunum e sradicati quasi 500.000 alberi;

5- il governo israeliano aveva annunciato la chiusura e lo smantellamento di 10 caserme militari per facilitare il compito alla PNA d'impostare la sua sovranità sulla zona A, ma nello stesso tempo sono state aperte 20 nuove caserme militari nella zona C e su una superficie che supera di 4 volte quella delle 10 caserme chiuse. Questo è avvenuto chiedendo alla comunità internazionale di pagarne i costi valutati, a quel tempo, soltanto 200 milioni di US$!

Adesso, dopo tanti anni e dopo la fine della fase di transizione del processo di pace, i palestinesi scoprono che gli israeliani non soltanto non sono scesi dall'albero, ma anzi stanno salendo verso la cima.

E nessuno è in grado di sapere quando avrà termine questa salita.

Le by-pass roads sono diventate barriere per trasformare i territori palestinesi in isole: infatti la West Bank è ora divisa in 8 cantoni e, all'interno d'ogni cantone, se ne trovano altri (da 4 a 9) più piccoli; mentre la Striscia di Gaza è stata trasformata in 4 cantoni, all'interno dei quali se ne trovano 2 o 3 più piccoli.

Si è scoperto, inoltre, che la terra, presa in maniera temporanea, risulta essere riserva strategica per l'espansione degli insediamenti.

Invece di vedere l'espansione della zona verde nei territori palestinesi si è verificata l'espansione del colore nero: invece di vedere nuovi rami ed alberi si sono viste le tegole sui tetti delle case nei vari insediamenti.

I Palestinesi hanno scoperto che gli Israeliani li stavano soltanto ingannando: non sono mai stati seri in questo processo di pace. Questa consapevolezza aveva molto turbato .Faisal Husseini che non era più capace di tornare sull'albero perché oltre alle scale, anche i rami dell'albero erano stati distrutti. E così ci ha lasciato. La sua anima sarà ora capace di volare sopra il nostro cielo, per proteggere il sogno della patria ed il sogno della pace reale.

Impossibile è stato raggiungerlo sulla terra, forse gli sarà possibile raggiungerlo in cielo.

Bollettino Terra Palestinese

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