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Fincantieri

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(28 Maggio 2011) Enzo Apicella
Fincantieri chiude gli stabilimenti di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabbia e annuncia 2.500 licenziamenti.

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    OSARE LOTTARE – OSARE VINCERE

    DICIAMO NO AL REFERENDUM!
    LOTTIAMO PER LA DIFESA DEL CANTIERE

    (9 Febbraio 2013)

    Il seguente volantino sarà distribuito il giorno stesso del referendum Lunedi 11 Febbraio dinanzi al cantiere Fincantieri di Castellammare di Stabia. Il Partito Comunista dei Lavoratori invita tutte le realtà politiche, sindacali e di movimento della sinistra di classe a mobilitarsi per il respingimento del suddetto accordo!

    L’accordo firmato il 1 Febbraio da azienda e sindacati è un vero e proprio ricatto che peggiora le condizioni di migliaia di lavoratori Fincantieri. La minaccia della dirigenza, in perfetta continuità con lo stile di Marchionne, mette i lavoratori stabiesi dinanzi ad una scelta ricattatoria: o si prende la nave canadese con tutto il ridimensionamento della struttura e del numero di lavoratori impiegati, oppure si va tutti a casa.

    Se passasse il SI, la linea aziendale continuerebbe nella sua politica di razionalizzazione degli impianti, espulsione delle maestranze e futura chiusura (si veda l’esempio dello stabilimento Fiat di Pomigliano). La stessa giustificazione della crisi del mercato permette ai nuovi proprietari della “Cassa depositi e prestiti” da un lato tutelare i loro profitti, sempre in attivo, dall’altro scaricare i costi sempre sulle spalle della classe operaia.

    Per questo motivo bisogna respingere questo accordo! Bisogna far valere non l’unità delle burocrazie sindacali ma l’unità e la tutela di tutti i lavoratori Fincantieri ed Indotto; bisogna porre al centro della trattativa la necessità di ripartire il lavoro esistente fra TUTTI i lavoratori a parità di orario e di salario. Bisogna finire di delegare le decisioni ad RSU che vi hanno illuso ed ingannato; bisogna riaprire una stagione di lotte che porti il raggiungimento di questi minimi obbiettivi attraverso qualunque mezzo: a partire dagli scioperi alle occupazioni. Per tutte queste ragioni il Partito Comunista dei Lavoratori invita a dire NO al referendum!

    Per approfondimenti sull'accordo: pclnapoli-blogspot.it

    Partito Comunista dei Lavoratori - Sezione Napoli "Rosa Luxemburg"

    Fonte

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