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Fincantieri

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(28 Maggio 2011) Enzo Apicella
Fincantieri chiude gli stabilimenti di Sestri Ponente e di Castellammare di Stabbia e annuncia 2.500 licenziamenti.

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    (Lotte operaie nella crisi)

    Napoli. Sostegno e solidarietà al coordinamento delle aziende partecipate in lotta

    (9 Febbraio 2013)

    naposost

    Costruiamo comitati autoconvocati dei lavoratori

    Le situazione di crisi e di sfascio finanziario che attraversa tutte le principali società miste partecipate dai vari enti locali (Comune, Provincia, Regione) è divenuta oramai insostenibile per i migliaia di lavoratori assunti in queste aziende. Le condizioni di questi ultimi versano oramai da mesi in uno stato di estrema precarietà ed incertezza permanente: stipendi non pagati da tempi immemore, come nel caso dell’ Astir, tagli del salario come nel caso dei lavoratori SIS ed Arpac multiservizi, ai quali erano già stati detratti 300 euro in busta paga e che ora si vedono sottratti persino dei buoni pasto. Il tutto sullo sfondo della minaccia permanente della cassa integrazione, anticamera di una nuova ondata di licenziamenti di massa in una Regione già devastata socialmente e con tassi di disoccupazione alle stelle.

    La politica istituzionale tutta e le istituzioni locali nessuna esclusa non hanno altra risposta da dare alle legittime rivendicazioni dei lavoratori delle partecipate se non la solita politica “del bastone e della carota”: da un lato la repressione continua, come confermato anche ieri durante l’occupazione da parte dei lavoratori della Camera di Commercio che ha visto diversi fermi e denunce, dall’altro promesse ed illusioni utili esclusivamente a recuperare qualche “voto utile” per alimentare il solito carrozzone elettorale, allungando l’agonia di un sistema messo in ginocchio da anni di tagli e gestioni scellerate e clientelari da parte dei vari consigli di amministrazione.
    In questo contesto drammatico giudichiamo molto positiva la nascita di un coordinamento dei lavoratori in lotta di gran parte delle società partecipate, indipendentemente da quale sia la controparte istituzionale o lo stato della vertenza. Anzi che questa esperienza possa fungere da embrione per un coordinamento reale di tutte le società partecipate del comune, provincia e regione, capace di collegarsi anche alla miriade di vertenze in atto nel settore privato e nelle cooperative.
    E’ questa l’unica strada percorribile per chi oggi vede rapinato il proprio futuro.

    Qua si fa la lotta, altro che campagna elettorale
    Abbandona le illusioni
    Il voto non ti salva da crisi e padroni

    Laboratorio Politico Iskra, Comunisti per l’Organizzazione di Classe – Napoli

    Fonte

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