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(11 Febbraio 2013)
Ieri sono state sospese le ricerca dell’operaio Mario Cardinale, travolto mercoledì scorso da una frana mentre lavorava nella cava Galbasa a Villafranca Sicula.
Con un corteo davanti alla cava familiari e concittadini dell’operaio hanno chiesto di non interrompere le ricerche. Mario, 50 anni, è rimasto intrappolato nella cabina di un mezzo meccanico, travolta da una frana.
"Le operazioni di soccorso sono state interrotte per il cedimento di altre parti della parete della cava – denuncia Maurizio Cardinale, fratello dell'operaio rimasto intrappolato - e da due giorni non sono nemmeno presenti i vigili del fuoco. E' una tragedia che non sta documentando nessuno".
"Stiamo vivendo un incubo. Non ce la facciamo più - prosegue - siamo distrutti. Invano cerchiamo di contattare il Prefetto tramite il sindaco di Bivona e quello di Villafranca. Serve un'unità di crisi c'é una persona sta sotto quelle macerie e non sappiamo nulla, se è viva o morta, nulla”.
Una tragedia sul lavoro tutta italiana, di quella Italia però a due velocità, nella quale la vita di un operaio vale un po’ meno di altre vite.
Perché non cercarlo con gli stessi mezzi e uomini con cui - giustamente - si cercano gli sciatori, che rimangono travolti dalle frane, mentre svolgo attività per diletto e non per necessità, come chi lavora?
Questa è l'Italia a due velocità, questa è l'Italia per la quale ci indignamo.
11-02-13
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