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L'ombra nera

L'ombra nera

(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri il disoccupato Angelo di Carlo, che si era dato fuoco per protesta 8 giorni fa davanti a Montecitorio

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La crisi in prima pagina. Per Rcs 800 tagli e 10 testate verso la chiusura

(12 Febbraio 2013)

corsera

Il numero degli esuberi è salito da 500 a 8oo, di cui 640 in Italia e il resto in Spagna, e si profila la cessione o la chiusura di alcune testate fra cui Max, A e le pubblicazioni di enigmistica.

E’ il piano industriale lacrime e sangue annunciato a soli due anni dal precedente stato di crisi da RcsMediaGroup, il colosso dell’editoria che raccoglie quotidiani, dal Corriere della Sera a El Mundo, periodici, case editrici come Rizzoli e Bompiani, concessionarie pubblicitarie e numerose altre attività. Ma fra investimenti sbagliati e le conseguenze della crisi generale dell’editoria Rcs versa in gravissime difficoltà, davanti alle quali il prezzo più caro viene pagato dai lavoratori, mentre i vertici dell’azienda e gli azionisti esterni vanno avanti per la strada dura e inaccettabile dei cambi.

Un attacco inaudito e inaccettabile a tutto il gruppo, si legge nel lungo comunicato del Comitato di redazione del Corriere della sera pubblicato sul giornale di oggi, che definisca il piano di tagli “una decisione gravissima che, se applicata fino in fondo, sfregerebbe irrimediabilmente l’identità del Corriere e delle altre testate del gruppo. Inoltre l’azienda ha annunciato di voler spostare la sede del Corriere della Sera da via Solferino 28, cancellando con un grossolano gesto contabile più di 100 anni di storia, il simbolo più importante della libertà di stampa in questo Paese, un pezzo unico e irripetibile del patrimonio culturale italiano”.


I giornalisti chiedono agli azionisti di fare la loro parte “ricordando che negli ultimi cinque esercizi (2007-2011), già segnati dall’inizio della crisi, il monte dividendi distribuito agli azionisti ha raggiunto quota 108 milioni di euro, contro risorse provenienti da aumenti di capitale pari a zero. Per memoria dei lettori ricordiamo chi sono i componenti del Patto di sindacato: Mediobanca (13,6%); Fiat (10,2%); Italmobiliare, gruppo Pesenti (7,4%); Pirelli (5,2%); Fondiaria, gruppo Unipol (5,2%); Banca Intesa Sanpaolo (4,9%); Assicurazioni Generali (3,7%); Sinpar, gruppo Lucchini (2%); Merloni Invest, Francesco Merloni (2%); Mittel (1,2%); Eridano Finanziaria (1,2%), Edison (1%)”.

Dal canto loro i lavoratori rimarcano il proprio impegno per rilanciare il gruppo, anche attraverso le nuove tecnologie: "Il comitato di redazione di questo giornale fin dall’ottobre scorso ha raccolto la sfida del cambiamento, promuovendo, tra l’altro, l’accordo per l’introduzione delle nuove tecnologie multimediali. E continuerà a farlo, mobilitando le intelligenze e i contributi di tutti i giornalisti del Corriere, anche nelle prossime settimane per concorrere a progettare e realizzare il Corriere del futuro. Ma nel piano che è stato presentato ieri dall’azienda ancora non si vede lo sviluppo concreto di quei progetti di innovazione sulle varie piattaforme editoriali (web, tablet, smartphone) che rappresentano la frontiera delle nuove aree di business”.

L’assemblea dei giornalisti del Corriere della Sera ha affidato al comitato di redazione un pacchetto di 10 giorni di sciopero da gestire nei prossimi giorni in funzione del negoziato che si aprirà con l’azienda.

Valentina Valentini - DirittiDistorti

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