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(13 Febbraio 2013)
Il presidente USA Barack Obama annuncia un parziale ritiro dall'Afghanistan delle truppe statunitensi. Ma un bombardamento Nato su un villaggio fa strage di donne e bambini.
Sono soprattutto donne e bambini le dieci vittime - il bilancio è provvisorio - causate da un bombardamento aereo e da una parallela offensiva terrestre condotta da un contingente dell’Alleanza atlantica con il sostegno dell’esercito dell’Afghanistan nelle ultime ore: lo ha confermato il governatore di Kunar, la provincia nord-orientale dove è avvenuta la strage.
Secondo Sayed Fazulullah Wahidi, il bombardamento è avvenuto durante la notte ad opera di alcuni elicotteri della Nato. A perdere la vita sono stati cinque bambini, quattro donne e un giovane civile. Situata lungo il confine con Pakistan, Kunar è ritenuta una delle province dove è più forte la presenza dei guerriglieri talebani in lotta dal 2001 con il governo di Kabul e i suoi alleati della Nato.
Il conflitto in Afghanistan è stato ieri sera uno dei temi affrontati dal presidente statunitense, Barack Obama, durante il suo discorso dell’Unione. Obama si è impegnato a ritirare dal paese asiatico 34.000 militari entro l'inizio del 2014, dimezzando in questo modo il contingente statunitense. Secondo il presidente, la riduzione della presenza degli Stati Uniti si accompagnerà a un graduale trasferimento delle responsabilità in materia di sicurezza a circa 350.000 soldati e poliziotti afgani.
Redazione Contropiano
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