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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Roma:Sia fatta luce e giustizia

i lavoratori della cooperativa casa dei diritti sociali denunciano!

(22 Settembre 2004)

Siamo i lavoratori e le lavoratrici della cooperativa sociale Casa dei Diritti Sociali, che fa capo all’associazione di volontariato laico omonima. Siamo 17 dei 42 operatori sociali del network, che entro la fine del mese di settembre si ritroveranno buttati per la strada, ovvero licenziati, come comunicatoci oralmente dal presidente dell’associazione Giulio Russo e dal presidente della cooperativa Anita Maddaluna alla presenza del nostro rappresentante sindacale della RdB/CUB Pio Congi.

I motivi, pare, siano da attribuire ad una non meglio precisata crisi economica del network, ma usiamo il condizionale perché in tutti questi anni abbiamo imparato a nostre spese che di questi signori, fidarsi è male e non fidarsi è meglio.

Noi lavoratori, riteniamo che dietro a questa decisione ci sia invece il desiderio di liquidare e punire chi in questi anni ha portato avanti la sua piccola battaglia di civiltà per veder riconosciuti diritti e tutele salariali e contrattuali per tutti e non per alcuni.

Tre anni fa, ci rivolgemmo alle RdB/CUB quando verificammo nostro malgrado la totale assenza di democrazia partecipativa all’interno dei luoghi a questo preposti.
Di questa coraggiosa iniziativa, ne pagammo fin da subito le spese.

I SOCI FONDATORI DELLA COOPERATIVA, COLORO CHE GARANTIVANO CON IL LORO ASSENSO CHE PASSASSERO LE PEGGIORI PROPOSTE FORMULATE DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE, CI INVITARONO A DARE LE NOSTRE DIMISSIONI PERCHÉ CON L’INGRESSO DEL SINDACATO DI BASE NELLA COOPERATIVA, AVEVAMO DIMOSTRATO DI NON CONDIVIDERE LA “MISSIONE SOCIALE” DELLA STESSA. MA DI QUALE “MISSIONE” TRATTASI NON LO ABBIAMO MAI CAPITO.

Forse è una missione quella di condividere in alcuni lo sfruttamento di tutti.
Stiamo parlando di oltre 30 persone (soci lavoratori) a cui per anni non è stato riconosciuto il CCNL e i relativi benefici e oltre 70 tenuti a collaborazione, contratti rivelatisi poi irregolari. Ma soprattutto uomini e donne a cui non è mai stato versato lo stipendio con puntualità ma anzi dopo 4 o 5 mesi di ritardo, mai giustificato da comunicazioni ufficiali.

Inoltre, denunciavamo e continuiamo a farlo le precarie ed indecenti condizioni
in cui sono costretti a vivere decine e decine di cittadini richiedenti asilo che giungono nel nostro paese con il loro bagaglio di speranza e che si ritrovano alloggiati in strutture fatiscenti, a mangiare male e poco, a vivere in stanze dove l’arredamento e rimediato qua e là, dove nelle sale adibite a cucina e mensa ci sono gli scarafaggi e nel cortile i ratti.

Riteniamo responsabili di questa drammatica situazione, soprattutto quelle istituzioni (Assessorati alle Politiche Sociali e Assessorato al Lavoro) che in tre anni non hanno mai risposto alle nostre segnalazioni, in modo concreto e serio, sottovalutando il problema, ingannandoci con false promesse e deboli dichiarazioni d’intenti.

Se qualcuno deve pagare, che non siano i lavoratori e gli utenti, ma chi per anni ha incassato milioni e milioni in finanziamenti pubblici, senza dare conto a nessuno di come investiva quel denaro.
distinti saluti!

Collettivo Lavoratori e Lavoratrici della Casa dei Diritti Sociali in Lotta


SENZA PUDORE...

Il Collettivo delle Lavoratrici e dei Lavoratiri in Lotta è venuto a conoscenza che un comunicato delirante a firma “Casa Diritti Sociali - focus” sta girando in rete.
In quel comunicato ovviamente si sottolinea il “fondamentale lavoro svolto” dall’Associazione e dalle cooperative collegate rispetto ai percorsi di inclusione sociale...

Non staremo qui a rispondere punto su punto a tutte le sciocchezze contenute nel comunicato.

Mettiamo in evidenza soltanto 3 punti:
- Coloro che hanno firmato quel comunicato rappresentano proprio quel COMITATO DI AFFARI che da anni percepisce miliardi e miliardi di soldi pubblici rendendo (ai senza fissa dimora, ai minori, agli immigrati…) un servizio pessimo e vergognoso a cui solo il senso di responsabilità dei lavoratori ha dato dignità.
- Coloro che hanno firmato quel comunicato sono quelli che si sono visti occupare la sede amministrativa della “Casa Diritti Sociali - Focus” nel dicembre dello scorso anno dal Collettivo di Lotta e che per questo hanno dovuto accettare di portare i lavoratori in regime di lavoro dipendente.
- Coloro che hanno firmato quel comunicato sono gli stessi che DECIDERANNO CHI VERRA’ LICENZIATO E CHI NO!!!

Per tutti questi motivi noi consideriamo i firmatari di quel comunicato e prioritariamente il presidente dell´Associazione Giulio Russo SENZA PUDORE!

Ricordiamo che il ritardo degli stipendi assomma ancora a 5 mesi!!!

Ricordiamo che Giulio Russo nell´incontro con la delegazione sindacale avvenuto il 6 settembre scorso oltre alla richiesta di firmare i licenziamenti per il 54% dei lavoratori ha avuto la faccia (ma quella non gli manca....) di chiedere a chi rimane di congelare i propri stipendi per ulteriori 4 mesi portando così il ritardo a 9 mesi!!!

SIAMO ALLE BARZELLETTE!!!

Noi interroghiamo l’Assessorato alle Politiche Sociali gestito oggi dalla signora Raffaella Milano sulle decine di miliardi che il suo ufficio ha dato in gestione al presidente dell´Associazione Casa Diritti Sociali:
- SERVIZI PESSIMI GESTITI IN TALUNI CASI CON LOGICHE REPRESSIVE.
- RAPPORTI DI LAVORO AL NERO O NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI NON RISPETTATI.
- ED OGGI 700.000 € DI DEFICIT DICHIARATO DA GIULIO RUSSO

CHE FINE HANNO FATTO IN TUTTI QUESTI ANNI I SOLDI PUBBLICI????
Qualcuno dovrà rispondere:qualcuno risponderà.
Chiudiamo dicendo che tutti i comunicati che sono usciti o usciranno in solidarietà con la nostra BATTAGLIA DI CIVILTA’ sono patrimonio di questo Collettivo di Lotta, degli immigrati ospitati nei centri di accoglienza e di tutti quei fratelli immigrati che non hanno voce e dormono (loro davvero e non per marketing...) negli angoli delle nostre città.

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE
LA LOTTA NON SI LICENZIA !

COLLETTIVO LAVORATRICI E LAVORATORI IN LOTTA

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