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Elezioni d'Egitto

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(14 Giugno 2012) Enzo Apicella

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Egitto: scontri a Port Said, cinque morti

(4 Marzo 2013)



Continuano i duri scontri nella città egiziana di Port Said, località dove tra le più forti sono state le rivolte in questi anni prima contro il regime di Mubarak e ora contro quello dei Fratelli Musulmani di Mohamed Morsi.

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Gli scontri delle ultime ore tra manifestanti e polizia in assetto antisommossa avrebbero provocato già cinque morti – tra i quali due agenti - e circa 600 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. Secondo alcune informazioni fornite dalla stampa locale, gli scontri sarebbero stati innescati quando venerdì scorso un ufficiale di polizia ha investito cinque manifestanti che partecipavano al corteo per la disobbedienza civile proclamato in occasione della visita nel paese del segretario di Stato americano John Kerry.

Altre fonti invece riferiscono che a rinfocolare la tensione già altissima sarebbe stata invece la decisione delle autorità di trasferire 39 detenuti in attesa della sentenza sui disordini che, nel febbraio dell’anno scorso durante una partita di calcio, provocarono la morte di 70 persone.

Ieri una folla di cinquemila persone inferocite ed armate ha assaltato un commissariato della polizia, lanciando bottiglie incendiarie contro l’ingresso dell’edificio. Gli agenti hanno risposto con gas lacrimogeni e anche con fucili a piombini svuotati sui manifestanti che inneggiavano all’esercito che, contrariamente alla polizia, secondo un’opinione diffusa, si è rifiutato di reprimere le rivolte di piazza. I due agenti morti, secondo le autorità, sarebbero stati raggiunti da colpi di arma da fuoco durante l’assalto al commissariato prima che i militari intervenissero per riportare una relativa calma rotta poi di nuovo oggi da nuovi incidenti.

Molti dei residenti nella città costiera, situata all’ingresso del Canale di Suez e pertanto strategica ai fini del commercio e delle esportazioni, denunciano da tempo un eccessivo uso della forza da parte della polizia che, lo scorso mese di gennaio in occasione di simili proteste, aveva causato la morte di una quarantina di persone.

Redazione Contropiano

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