">
Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro (Visualizza la Mappa del sito )
(19 Marzo 2013)
Al compagno Aldo Milani è stato notificato un provvedimento restrittivo con la proibizione di entrare nel territorio di Piacenza per i prossimi 3 anni.
La “colpa” di Aldo Milani è quella di aver sostenuto l’autorganizzazione dei lavoratori delle cooperative in lotta, in particolare quella dei lavoratori Ikea, e per questo viene colpito e represso dalla magistratura del sistema capitalista, che difende la proprietà privata dei padroni e la logica del profitto.
Colpire e reprimere chi si ribella e lotta contro lo sfruttamento e la violenza capitalista è da sempre il metodo usato dai padroni.
Il foglio di via usato dal regime fascista di Mussolini contro i “sovversivi” - operai, sindacalisti, antifascisti - è oggi utilizzato dalle istituzioni della Repubblica democratica borghese contro un dirigente nazionale di un sindacato anticapitalista, non collaborazionista.
Al compagno Aldo Milani e a tutti i compagni colpiti dalla repressione padronale perché lottano contro lo sfruttamento capitalista va la nostra solidarietà. La loro lotta è la nostra.
Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”, Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio
4968