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La Magistratura faccia CHIAREZZA anche sulle Società immobiliari e patrimoniali dell’Asl 12 Veneziana!

(29 Marzo 2013)

Apprendiamo dalla stampa locale (Corriere del Veneto 28 marzo 2013) che la Corte dei Conti sta continuando ad indagare sul grandioso Ospedale di Mestre.

COBAS Sanità vuole ricordare come l’Asl 12, ancora il 30 ottobre 2003, avesse acquisito, con autorizzazione della Giunta Regionale del Veneto attraverso delibera regionale n. 2415 del 08/08/’03, l’intero pacchetto azionario della “Venezia Sanità S.r.l.”, utilizzando fondi ovviamenti pubblici e destinati fra l’altro alla realizzazione di una Centrale operativa SUEM per l’allora “vecchio” Ospedale di Mestre.
La Società era proprietaria del complesso immobiliare “Terraglio Uno”, a Mestre in via Don Tosatto 147, immobile che l’Als 12 individua quale sua nuova sede amministrativa, stabilendo di pagare alla “Venezia Sanità” un affitto che “che copra gli interessi calcolati sui mutui gravanti sull’immobile”, salvo eventuali perdite della “Venezia Sanità” e che l’Asl stessa s’impegna prontamente a ripianare.

Da allora l’Asl 12 continua ad operare attraverso la “Venezia Sanità S.r.l.”, svendendo il suo ricco patrimonio immobiliare, sino all’acquisto - nel dicembre 2008 - dell’Istituto Carlo Steeb degli Alberoni per una decina di milioni di euro, acquisendone successivamente, nel marzo 2010, la gestione completa sempre per mezzo della “Venezia Sanità S.r.l.”.
Soddisfazione era stata allora espressa dal sindacato confederale, “…visto che si garantirà continuità e qualità di assistenza agli anziani ospiti” (v.“L’istituto Steeb in gestione all’Asl” su La Nuova Venezia 4 marzo 2010), mentre la Regione Veneto, per la prima volta, boccia la scelta dell’Asl 12.

A poco più di quattro anni di distanza, COBAS Sanità chiede quale sia stato il vero significato dell’operazione: la struttura, che ospita attualmente un centinaio di anziani, si trova infatti ad avere i dipendenti - assunti da una cooperativa - che non riceveranno lo stipendio di questo mese di marzo e senza alcuna garanzia del loro posto di lavoro, per il subentro di altra cooperativa.

Questo sindacato continua a chiedere, da anni, perché l’Asl 12 Veneziana operi attraverso la “Venezia Sanità S.r.l.”, i compiti svolti da questa società ed i suoi bilanci.
Non abbiamo mai compreso infatti la logica della costituzione di una Società S.r.l. con le stesse finalità dell’Asl, che detiene la totalità delle quote della S.r.l. stessa, che può attivare o gestire dei servizi, … in sostituzione dell’Asl 12 concordando il tutto con l’Asl stessa che ne è di fatto l’azionario unico?
L’Asl 12 Veneziana arriva addirittura ad impegnarsi attraverso un’apposita Convenzione, a fornire proprio personale dipendente per lo svolgimento delle funzioni di RESPONSABILE DELLA PROTEZIONE E PREVENZIONE, alla “Venezia Sanità S.r.l.”!

Gli amministratori pubblici debbono rispondere del loro operato alla Regione ed ai cittadini che si aspettano la tutela della loro salute.
Quanto sta costando alla collettività il nuovo Ospedale di Mestre?
Le S.r.l. e le Società miste, i “grandiosi” progetti e le compravendite d’immobili hanno permesso, ad oggi, speculazioni, privatizzazioni ed esternalizzazione dei servizi, e l’impoverimento dei servizi sanitari.

L’accoglienza, la trasparenza, la comunicazione e la capacità di stabilire rapporti con i pazienti non necessita di STEWARD, quando poi non ci sono i posti letto, oppure se bisogna informare il cittadino malato che deve aspettare 6 mesi per un esame, quando i malati vengono mandati a casa il prima possibile, quando gli infermieri devono assistere un numero di pazienti troppo alto, …quando non è garantito neppure, all’interno dei Pronto Soccorso dei grandiosi Ospedali, il più elementare spazio dignitoso per un malato!

COBAS Sanità Venezia