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Maduro. "L'imperialismo vuole uccidermi"

(7 Aprile 2013)

Il presidente venezuelano ad interim Nicolas Maduro ha accusato ieri sera due ex ambasciatori americani di essere dietro ad un complotto per assassinarlo prima delle elezioni presidenziali del 14 aprile.

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Nel corso di un discorso diffuso dalla tv pubblica Vtv, il presidente venezuelano ad interim Nicolas Maduro, candidato socialista per le elezioni presidenziali del 14 aprile ha denunciato piani di destabilizzazione contro il Venezuela che includono progetti di uccisione nei suoi confronti.

Maduro ha svelato che la parte operativa è stata afidata alla destra salvadoregna, con la collaborazione di settori dell'opposizione interna, dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Venezuela, Otto Reich, e del sottosegretario aggiunto Usa, con delega all'emisfero occidentale, Roger Noriega, per infiltrare nel paese mercenari con tre obiettivi fondamentali.

Il primo obiettivo è incrementare il numero degli omicidi nel paese, cercando anche episodi crimosi rilevanti per aumentare le paure nella popolazione; mentre la seconda finalità riguarda il sabotaggio della rete elettrica nazionale, per determinare un blackout totale nel paese.

Il terzo obiettivo, ha spiegato Maduro, “è uccidermi. Hanno mandato dei sicari perché sanno che non possono battermi nelle urne”.

In più, Maduro ha denunciato anche il contenuto di una riunione tra una funzionaria dell'ambasciata statinitense con un'imprenditore e Wilson Castro, dirigente di Primero Justicia, partito cui appartiene il candidato dell'opposizione, Henrique Capriles, per pianificare una rivolta nello stato di Bolívar.

“Valuterò quali passi fare sul piano diplomatico nei confronti di questa funzionaria ed altre persone di cuistiamo seguendo le mosse”, ha puntualizzato Maduro.

A fronte di questa situazione, Maduro ha chiamato il popolo a mostrare la massima unità, a prepararsi a una grande vittoria elettorale per incrementare la forza della Rivoluzione in tutti gli angoli del paese.

Durante il suo discorso davanati a migliaia di persone, nello stato di Bolivar, Maduro ha promesso di continuare il mandato dello scomparso presidente, il Comandante Chavez, per realizzare i programmi politici di incremento del benessere sociale iniziati 14 anni fa dal leader della Rivoluzione Bolivariana.

Ha quindi ricordato che il 14 aprile si deciderà nelle urne il futuro della nazione, che deve scegliere tra due modelli: se quello della patria socialista del Comandante Chavez oppure il capitalismo; tra il modello indipendente democratico e bolivariano oppure il sistema liberale e dipendente dall'imperialismo.

Redazione Contropiano

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