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Verso la vittoria

Verso la vittoria

(6 Ottobre 2012) Enzo Apicella
Domenica 7 ottobre elezioni presidenziali in Venezuela

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    (La rivoluzione bolivariana)

    Venezuela. Marea rossa a sostegno di Maduro

    (14 Aprile 2013)

    Domenica 14 aprile si vota per eleggere il Presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Milioni di Venezuelani in piazza al comizio di Nicolas Maduro, l'operaio che deve raccogliere l'eredità politica di Hugo Chavez.
    Le piazze del Venezuela bolivariano si tingono di rosso e abbracciano Nicolas Maduro

    Maduro

    CORRISPONDENZA DA CARACAS. Una folla immensa colorata di rosso ha riempito Avenida Bolivar, per la prima volta senza il comandante Chavez come ha ricordato il compagno Nicolas Maduro nel suo intervento , davanti a tre milioni di venezuelani determinati a portare avanti il processo rivoluzionario. Il compagno Maduro rivolto alla piazza ha sottolineato che “questo è il popolo di Chavez, questo è il posto di Chavez e Chavez continua a dare l'esempio" Sul palco insieme alle autorità e alle rappresentanze straniere era presente anche la delegazione della Rete dei comunisti, unica forza a rappresentare la sinistra di classe e rivoluzionaria italiana. Impressionante il colpo d’occhio, le bandiere del PSUV insieme con quelle del PCV , dei movimenti sociali, dei sindacati, gli striscioni con le foto di Chavez , ma anche tanti richiami all’internazionalismo, alla Palestina e alla lotta antimperialista hanno fatto da cornice a questa importante giornata. Si respira l’aria buona della rivoluzione e del socialismo ci hanno detto al telefono i compagni della delegazione della RdC, confermando il clima e la tensione positiva che sta vivendo il paese anche dopo la tragica morte del Presidente Hugo Chavez. A poche decine di giorni dalla scomparsa del Comandante, il popolo bolivariano, da l’idea di avere compreso perfettamente la posta in gioco e la fase delicata che sta attraversando la rivoluzione . Il candidato del PSUV Nicolas Maduro , è a tutti gli effetti il prodotto della spinta emancipatrice che da 12 anni sta cambiando, in positivo, il volto del Venezuela. Dopo Huga Chavez Frias di nuovo un uomo di estrazione popolare , ex dirigente del sindacalismo di classe è candidato alla Presidenza della Repubblica. Maduro è il terzo sindacalista del continente Rebelde , dopo Evo Morales e Lula, ad essere candidato. Sindacalisti, guerriglieri rivoluzionari, militari progressisti, intellettuali e storici nemici delle oligarchie reazionarie, rappresentanti di movimenti che hanno rotto con l’imperialismo, guidano un esercito di popoli, quelli latino americani, deciso a riprendersi, dignità sovranità e a re-distribuire la ricchezza sociale. Un processo di rottura e di indipendenza , quello latino americano che sta vedendo crescere l’importanza e l’influenza dei paesi dell’ALBA. Il prossimo 28 Giugno il Venezuela sarà chiamato alla Presidenza del Mercosur, affiancando così Cuba che oggi guida la CELAC (Comunità Economica dell’America Latina e del Caribe).

    Nei fatti questo rappresenta un terribile smacco per i progetti egemonici USA, tra cui l’ALCA, uno smacco reso più cocente dalla crisi sistemica che colpisce anche gli gli Stati Uniti, che proprio in un momento di difficoltà vengono privati dalla possibilità di avere mano libera sulle risorse dell’America Latina. Non a caso il Comandante Chavez e la rivoluzione socialista bolivariana hanno posto al centro, il progetto della Patria Grande latino americana, guadagnandosi così il sostegno dei popoli e dei governi democratici e l’odio delle amministrazioni USA e delle oligarchie reazionarie del continente. A questi ultimi si è rivolto il compagno Maduro nel suo discorso quando sull’Avenida Bolivar a detto : "L'imperialismo e la borghesia decadente e parassitaria venezuelana hanno creduto che la rivoluzione fosse finita. Hanno pensato che avendo perso il nostro Comandante fisicamente, questa rivoluzione si sarebbe conclusa. Credono che il chavismo è finito…” neanche il tempo di finire la frase che la piazza ha cominciato a scandire “no volveran” non torneranno. Il grande entusiamo, come ci raccontavo i membri della delegazione della RdC Luciano Vasapollo e Rita Martufi si accompagna alla determinazione e alla vigilanza nei confronti dei tentativi di restaurazione della destra reazionaria. Il 12 aprile il Viceministro Arreaza ha dato la notizia di un operazione congiunta tra Esercito e forze di sicurezza che ha portato all’arresto di ufficiali colombiani, sorpresi con divise della Fuerza Armada Nacional Bolivariana e con materiale per eseguire attentati. Poche ore dopo il Ministro della difesa Diego Molero ha confermato un l’arresto di Edgar Rafael Villamizar che travestito da Generale dell’esercito trasportava esplosivo C4, solitamente usato dai commandos USA. Il giorno prima l’11 aprile altri paramilitari fascisti colombiani erano stati arrestati mentre tentavano di passare il confine con l’intenzione di fare attentati. A darne notizia era stato lo stesso compagno Maduro, ammonendo il candidato della destra Capriles a riconoscere il verdetto delle urne qual’ora ne uscisse sconfitto e a rispettare il voto popolare. Il Direttore del National Investigations , James Clapper ha informato il Congresso USA della più che probabile vittoria del candidato del PSUV . Il compagno Maduro, ha esortato il popolo venezuelano alla vigilanza rivoluzionaria contro i tentativi di destabilizzazione presenti e futuri perpetrati dal blocco reazionario e dagli USA . Proprio mentre si andavano insediando i seggi , il Vice Ministro Arreaza ha ribadito l'invito a tutti i venezuelani “ad andare alle urne di Domenica 14 aprile, in un clima di pace e di civiltà, poiché non solo tutti i tentativi di destabilizzazione i sono stati cancellati, ma che il governo bolivariano e lo Stato venezuelano attraverso il Plan Repùblica sono pronti a garantire la sicurezza in occasione delle elezioni presidenziali” . Il popolo Venezuelano si prepara ad andare avanti, come ha confermato Jorge Giordani Ministro del Poder Popular de Planificación y Finanzas durante un incontro con la delegazione della Rete dei Comunisti, tratteggiando le linee della pianificazione economica e di sviluppo dei prossimi 20 anni. Nei piani del governo In prima battuta c’è il consolidamento delle missioni a sostegno dell’istruzione, della sanità gratuita e più in generale quelle tese a colmare le criminali sperequazioni prodotte dal capitalismo nel corso degli anni a danno del popolo venezuelano. Già a partire dal prossimo piano quinquennale tutte le decisioni tendono a rafforzare l’indirizzo socialista della rivoluzione bolivariana e le relazioni solidali e egualitarie con i paesi dell’ALBA e di cooperazione con i governi del continente latino americano e dei caraibi.

    Il lavoro della delegazione della Rete dei comunisti proseguirà nei prossimi con incontrai massimi livelli ospiti del PSUV in questa importante elezione Presidenziale.

    13/04/2013

    Rete dei comunisti

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