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Alta tecnologia italiana

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(15 Marzo 2011) Enzo Apicella
Dopo Fukushima. Il ministro dell'ambiente Stefania Prestigiacomo dichiara che il programma nucleare italiano non cambia

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    IN RICORDO DI TUTTI I LAVORATORI ASSASSINATI IN NOME DEL PROFITTO
    CONTRO LO SFRUTTAMENTO DEGLI ESSERI UMANI E LA DISTRUZIONE DELLA NATURA

    (14 Aprile 2013)

    Sabato 27 aprile 2013 – ore 16.00 corteo
    partenza dal Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di via Magenta 88,
    Sesto San Giovanni, fino alla lapide di via Carducci

    Giornata Mondiale contro l’amianto
    Il 28 aprile di ogni anno si celebra la giornata mondiale contro l’amianto.
    Ogni 5 minuti, una persona nel mondo muore a causa dell’amianto: 120.000 persone ogni anno nel mondo ne sono vittime. I danni provocati all’ambiente e agli esseri umani sono giganteschi. Questa strage avrà il suo picco massimo attorno al 2020 – 2030. In Italia ci sono circa 4.000 morti all'anno.

    La strage provocata dall’amianto è uno dei più grandi “crimini di pace” del XX° secolo e in Italia sono ancora molte le questioni aperte. Le bonifiche delle coperture in cemento-amianto (si stima in circa 32 milioni di tonnellate), la bonifica delle reti degli acquedotti con migliaia di km. di tubazioni in cemento/amianto per l'acqua "potabile", delle scuole, degli edifici pubblici e dei siti industriali dismessi è un problema non più rinviabile e una vera emergenza.

    Una società civile non può accettare che l’unico diritto riconosciuto sia quello di fare profitti a scapito di tutti gli altri “diritti umani”. Contro le morti sul lavoro, gli infortuni e le malattie professionali si deve alzare forte la voce di tutti i lavoratori e dei cittadini, perché la salute viene prima del profitto.

    Sono centinaia le vittime dell’amianto che hanno lavorato nei cantieri e in fabbrica, alla Breda, alla Falck, alla Pirelli, all’Ansaldo e alla Marelli. Per ricordare i lavoratori morti e impedire che altri continuino a morire dobbiamo alzare forte la nostra voce. Basta morti sul lavoro e di lavoro!
    Le fibre d’amianto non guardano in faccia nessuno. Manifestare insieme alle vittime e alle loro famiglie per onorare tutti i morti d’amianto e dello sfruttamento è difendere la propria salute e la propria vita.

    Il corteo, dopo la deposizione dei fiori alla lapide, terminerà alle ore 17,30 con un’assemblea aperta presso il Centro di Iniziativa Proletaria “G.Tagarelli” di Via Magenta 88, Sesto San Giovanni

    Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi di Lavoro e nel Territorio

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