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ILVA DI PATRICA CHIUDE

(16 Aprile 2013)

ilvapatric

Redazione di Operai Contro,

Una settantina di operai, in cassa-integrazione fino al 25 maggio, sono in stato di agitazione perché l’azienda vuole procedere alla cassa integrazione per cessazione dell’attività

Gli operai, in cassa-integrazione fino al 25 maggio, sono in stato di agitazione perché l’azienda vuole procedere alla cassa integrazione per cessazione dell’attività.

Nei mesi scorsi lo stabilimento del frusinate è stato ridimensionato a sito per la lavorazione della carpenteria, a disposizione dello stabilimento di Taranto. Già nello scorso mese di novembre si viveva in uno stato di allarme per il paventato ridimensionamento a officina per carpenteria leggera a disposizione dello stabilimento di Taranto. In quella occasione si era già prospettato il progetto secondo il quale le linee produttive sarebbero state messe a disposizione dello stabilimento di Novi Ligure. L’unità produttiva di Patrica dispone di una linea di zincatura a caldo e alluminiatura e di due linee di finitura e taglio.

Oltre allo stabilimento di Patrica, ci sono Vdc Technologies di Anagni, Marangoni di Anagni, Sistema Compositi di Paliano, gruppo Siderpali di Anagni, Cogeme di Patrica. Sono queste le sei vertenze che in questi giorni stanno mettendo a dura prova migliaia di lavoratori ciociari che vedono un futuro lavorativo incerto. Il sindacato è impegnato sulle vertenze con l’obiettivo di salvaguardare i posti di lavoro. Ma la fuga dalla Ciociaria delle aziende sembra essere ormai irreversibile.

Un operaio dell’ILVA

www.operaicontro.it

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