">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Tanzi

Tanzi

(27 Maggio 2010) Enzo Apicella
La Corte d'appello di Milano condanna Callisto Tanzi a 10 anni per il crac Parmalat

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Senza casa mai più!)

Manifestazione al Messaggero. Si mobilita la lobby dei palazzinari

(26 Aprile 2013)

Due iniziative di "lotta comunicativa" in pochi giorni. Prima davanti alla villa, poi davanti al giornale controllato dal costruttore Caltagirone. E si fanno subito vedere i politici romani più "attenti" agli interessi dei palazzinari...

tritomess

L'articolo uscito sulle stesso "Messaggero" è un interessante elenco di amici del "libero mattone", bellamente confuso e sovrapposto alla "libertà di informazione". Segno che la mobilitazione popolare dei giorni scorsi ha colto davvero nel segno...
Nell'elenco mancano alcuni nomi noti della lobby palazzinara. Da Casini (problemi di famiglia, visto il suo secondo matrimonio con Azzurra Caltagirone e il vociare gossipparo sulle di lui scappatelle) a Rutelli (ormai un vero desaparecido della seconda repubblica), ad altri risaputi, anche di area Sel...
Ma c'è modo e modo di farsi voler bene dai palazzinari. Una dichiarazione ai loro giornali è in fondo il minimo sindacale...
Basta ricordarsi e non votarli.

*****
Solidarietà al Messaggero: basta intimidazioni

Alcuni movimenti per il diritto alla casa hanno protestato negli ultimi giorni sotto la redazione romana del Messaggero, nel centro di Roma, rivendicando la legittimità di alcune recenti occupazioni di edifici. Solidarietà bipartisan ai giornalisti del quotidiano, contestati dai manifestanti.

Veltroni. «Ho sempre difeso la libertà dei giornali di esprimere le loro opinioni, per questo ogni manifestazione tanto più se scomposta e aggressiva, contro questo diritto è sbagliata e grave - dice l'ex sindaco Walter Veltroni -. Esprimo solidarietà ai giornalisti del Messaggero e al loro direttore dopo le manifestazioni e le contestazioni dei giorni scorsi sotto la sede del giornale e persino all'abitazione del suo editore».

Ciocchetti. «Gli atti minacciosi contro i giornalisti del Messaggero sono da condannare con fermezza - scrive in una nota l'esponente Udc Luciano Ciocchetti -. La tutela della libertà di opinione rappresenta una condizione fondamentale per il progresso di ogni società democratica, per questo condanno con decisione tutti gli atti di protesta che sono stati compiuti in questi giorni. Rivolgo ai giornalisti e al direttore del Messaggero tutta la mia vicinanza e solidarietà». Solidarietà ai giornalisti del quotidiano, tra gli altri, anche dagli ex candidati alle primarie del centrosinistra per il sindaco di Roma David Sassoli e Paolo Gentiloni, dal Centro democratico e da Unindustria.

Gasbarra. «La libertà di stampa così come la libertà di espressione sono due diritti assoluti e inviolabili che mai possono essere messi in discussione. Così come lo è il diritto di esprimere dissenso e critica, purchè quest'ultimo non prevarichi sugli altri fino ad uscire dal confronto civile e si trasforma in atteggiamenti intimidatorio come è avvenuto in queste ore nei confronti del quotidiano Il Messaggero e dei suoi giornalisti» scrive in una nota il segretario del Pd del Lazio, Enrico Gasbarra che nel corso di un colloquio telefonico ha espresso al direttore Virman Cusenza la solidarietà al giornale e all'editore. «Gli organi di informazione, tutti, rappresentano baluardi di democrazia e di cultura e in questo delicatissimo momento che il Paese sta vivendo, ancor di più le forze politiche devono condannare senza sè e senza ma ogni atteggiamento minaccioso - conclude Gasbarra - che va a colpire questo principio».

Alemanno. «Le intimidazioni rivolte ai giornalisti de Il Messaggero e al loro editore Francesco Gaetano Caltagirone sono un fatto grave e inaccettabile. Il ricorso alla minaccia nei confronti di professionisti dell'informazione per garantire il proseguo di situazioni di completa illegalità deve essere condannato con fermezza, senza trovare alcuna silenziosa complicità» dichiara in una nota il sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Zingaretti. «Voglio esprimere la solidarietà ai giornalisti del Messaggero e al loro direttore a seguito delle contestazioni avvenute nei giorni scorsi sotto la sede del giornale e nei pressi dell'abitazione del loro editore - dichiara in una nota il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - La libertà di stampa va difesa e mai offesa, perché è un diritto inalienabile che ogni paese democratico, moderno e civile ha il dovere di assicurare».

Sassoli. «Le proteste contro i giornalisti del Messaggero hanno un sapore minaccioso e sono da condannare con decisione» dichiara in una nota David Sassoli, capodelegazione del Pd al Parlamento europeo. «Prendere di mira sedi di giornali o abitazioni private trascende dal normale esercizio di critica - aggiunge - Il Pd, impegnato in una difficile competizione elettorale, ha il dovere di dire con chiarezza che si tratta di comportamenti inaccettabili di cui la città non sente il bisogno. E lo stesso vale per le occupazioni di case che in questo periodo vedono protagonisti movimenti radicali. Si tratta di gruppi che si sono affacciati anche alle nostre primarie ma che con la nostra opposizione ad Alemanno e con la nostra proposta per il rinnovamento di Roma non c'entrano nulla. Ai giornalisti, al direttore e all'editore del Messaggero vanno la mia solidarietà. Al Pd romano, regionale e a tutti i candidati al Comune l'invito a prendere con decisione le distanze da simili comportamenti».

Gentiloni. «Nessun obiettivo politico può giustificare atti intimidatori contro un giornale come quelli denunciati oggi dal Messaggero». Lo dichiara in una nota Paolo Gentiloni, «esprimendo vicinanza e solidarietà alla redazione e al direttore dello storico quotidiano». «Quando le conseguenze sociali della crisi si fanno più dure - conclude - a tutti è richiesto un supplemento di responsabilità».

Onorato. «È inaccettabile che continuino le intimidazioni e le minacce contro il Messaggero, la proprietà e i lavoratori» afferma in una nota Alessandro Onorato, candidato al Consiglio comunale di Roma Capitale con la lista "per Alfio Marchini sindaco" che aggiunge: «Non è un Paese civile quello in cui i giornalisti entrano nelle redazioni scortati dalla Polizia e non sono liberi di svolgere il loro lavoro in completa autonomia e serenità. I sit-in organizzati in questi giorni dai movimenti che rivendicano la legittimità delle occupazioni di vari edifici di Roma sono anti-democratici e rappresentano un insulto alla legalità che va condannato senza riserve». «Ancora più stridente - conclude Onorato - è che questo avvenga nel giorno in cui tutto il Paese unito dovrebbe celebrare la festa della Liberazione ricordando quanti hanno combattuto e sono morti per la libertà di pensiero e di espressione. Ai giornalisti, al direttore e all'editore del Messaggero vanno la mia solidarietà e vicinanza».

Saccone. «Vanno stigmatizzate senza riserve le intimidazioni subite dai giornalisti del Messaggero, ai quali esprimiamo la nostra più convinta solidarietà. L'emergenza abitativa a Roma è un grande problema irrisolto che va affrontato dalle istituzioni, non alimentato con atteggiamenti aggressivi» afferma in una nota il commissario regionale dell'Udc nel Lazio, Antonio Saccone.

Contini. «L'informazione e la libertà d'espressione sono un bene comune, conquistato e pagato a caro prezzo. Il dissenso e la protesta sono leciti e garantiti ma non devono assumere i termini della minaccia, tanto più nei confronti di una categoria o peggio dei singoli giornali o giornalisti come è successo in questi giorni contro Il Messaggero» afferma dichiara in una nota Barbara Contini capolista del Centro Democratico alle comunali di Roma in merito ai sit in fuori dalla sede del quotidiano romano che aggiunge: «Nessuna tesi può essere sostenuta con la forza e le minacce. Il problema della casa è un dramma purtroppo di grandissima attualità aggravato anche dalla crisi economica, ma non sono le occupazioni che potranno risolverlo; serve una nuova politica abitativa. Piena solidarietà ai cronisti e al direttore Cusenza».

Ranucci. «Esprimo la mia solidarietà all'editore, al direttore e alla redazione del Messaggero per le intimidazioni di cui sono stati oggetto con manifestazioni che avvelenano il clima della nostra città in un momento così delicato per il Paese e per Roma dove è in atto la campagna elettorale per il Comune» dichiara in una nota il senatore del PD Raffaele Ranucci. «Il Messaggero - spiega il parlamentare democratico - è sempre stato il difensore dell'osservanza della legge nella Capitale. Le occupazioni abusive non sono la soluzione per l'emergenza abitativa e per questo tutti i partiti devono invocare e pretendere il ripristino legalità. Mi auguro - prosegue Ranucci - che tutti i candidati a sindaco prendano le distanze da queste manifestazioni intollerabili che si sono svolte in modo indegno - nota il senatore PD - addirittura sotto casa dell'editore».

Sammarco. «La libertà di stampa è un fondamento, costituzionalmente garantito della nostra Repubblica. A nessuno può essere consentito di minarla con intimidazioni e minacce. Al Direttore de Il Messaggero e a tutta la sua redazione esprimo la piena solidarietà del PDL di Roma, ringraziandoli per il quotidiano servizio che svolgono impeccabilmente e professionalmente» afferma in una nota Gianni Sammarco, deputato e coordinatore del Pdl di Roma.

Pomarici. «Il Messaggero è una risorsa di Roma e del Paese, ha sempre svolto un'informazione impeccabile, seria e neutrale al servizio dei cittadini. Condanno fermamente le intimidazioni che la redazione è stata costretta a subire nei giorni scorsi ed esprimo al Direttore e ai giornalisti, che in buona parte conosco personalmente e stimo, la piena solidarietà mia personale e dell'Assemblea Capitolina» dichiara Marco Pomarici presidente dell'Assemblea Capitolina.

Pedica. «Chi protesta contro la libera informazione sbaglia bersaglio. Le occupazioni abusive non risolvono l'emergenza abitativa e tantomeno le intimidazioni contro i giornalisti, la cui unica 'colpà è quella di raccontare la verità» afferma il segretario regionale di Diritti e libertà Stefano Pedica. «Esprimo la mia solidarietà all'editore, al direttore e alla redazione del Messaggero - aggiunge Pedica - È intollerabile attaccare l'informazione. Queste intimidazioni servono solo ad avvelenare il clima della città in un momento già molto delicato».

Ranucci. «Esprimo la mia solidarietà all'editore, al direttore e alla redazione del Messaggero per le intimidazioni di cui sono stati oggetto con manifestazioni che avvelenano il clima della nostra città in un momento così delicato per il Paese e per Roma dove è in atto la campagna elettorale per il Comune» fa sapere il senatore del PD Raffaele Ranucci. «Il Messaggero - spiega il parlamentare democratico - è sempre stato il difensore dell'osservanza della legge nella Capitale. Le occupazioni abusive non sono la soluzione per l'emergenza abitativa e per questo tutti i partiti devono invocare e pretendere il ripristino legalità. Mi auguro - prosegue Ranucci - che tutti i candidati a sindaco prendano le distanze da queste manifestazioni intollerabili che si sono svolte in modo indegno - nota il senatore PD - addirittura sotto casa dell'editore».

Di Berardino. «Condanniamo con fermezza le proteste e le contestazioni avvenute nei giorni scorsi sotto la sede del Messaggero. La libertà di stampa va salvaguardata e protetta contro ogni intimidazione - afferma Claudio Di Berardino, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio - È un diritto garantito dalla nostra Costituzione, nata dalla Resistenza e dalla lotta per la liberazione del nostro paese dal nazifascismo, come abbiamo avuto modo di ricordare anche oggi in occasione delle celebrazioni del 25 aprile. La Cgil di Roma e del Lazio esprime solidarietà e vicinanza ai cronisti della testata e al suo direttore».

Cremonesi. «Gli atti minacciosi e le intimidazioni contro l'editore Francesco Gaetano Caltagirone e i giornalisti de Il Messaggero sono da condannare con fermezza e senza esitazione - dice Giancarlo Cremonesi, Presidente della Camera di Commercio di Roma - La tutela della libertà di opinione rappresenta una condizione fondamentale per il progresso di ogni società democratica, per questo condanno con decisione tutti gli atti di incivile protesta che sono stati compiuti oggi e in questi ultimi giorni. La situazione di crisi economica e sociale in cui versa il nostro Paese non può consentire insulti gratuiti e gravi minacce a difesa di situazioni di illegalità. All'editore Francesco Gaetano Caltagirone, fatto oggetto di attacchi che non hanno risparmiato nemmeno la sua sfera privata, al direttore Virman Cusenza e a tutta la redazione de Il Messaggero va la mia vicinanza e totale solidarietà».

da www.ilmessaggero.it

Redazione Contropiano

4198