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Dacca, i morti del crollo del Raza salgono a 610. "Struttura non adeguata ad ospitare fabbriche"

(6 Maggio 2013)

06/05/2013 09:15


Continua a salire il bilancio delle vittime del crollo dell'edificio di otto piani alla periferia di Dacca che ospitava cinque industrie tessili. Le squadre si soccorso che da giorni scavano nelle macerie oggi hanno recuperato altri 60 corpi portando a 610 il drammatico bilancio dei, considerato non definitivo visto che ci sono ancora molte persone che lavorano nelle fabbriche dichiarate disperse. I feriti sono oltre 2400.
Intanto, emergono altri particolari sulle cause della tragedia. L'edificio collassato, in base al progetto originario, non sarebbe dovuto andare oltre il sesto piano e sarebbe stato ideato per ''ospitare un centro commerciale e degli uffici, non delle fabbriche tessili''. Massud Reza, noto architetto bengalese e professore universitario, che aveva progettato l’edificio ha spiegato che non poteva supportare strutture molto pesanti come macchinari e generatori."Quando abbiamo progettato l'edificio, il proprietario non ci ha mai detto che i piani del palazzo erano destinati ad accogliere fabbriche di abbigliamento. Se l'avesse fatto, avremmo previsto una struttura diversa, piu' robusta'', spiega l'architetto, che ha aggiunto: ''Abbiamo progettato un edificio di sei piani, di cui uno seminterrato, i primi tre livelli dedicati al centro commerciale e il resto ad uffici. Non era contemplato il fatto che l'edificio potesse essere ampliato a nove o dieci livelli''.

Secondo i funzionari governativi, il proprietario dell'edificio ha aggiunto i tre piani abusivi dopo aver ottenuto il via libera dalle autorita' della citta' di Savar.
Erano circa 3.000 i lavoratori, in gran parte parte impiegati in cinque fabbriche d'indumenti a basso costo commissionati da colossi internazionali, che si trovavano all'interno del Plaza Rana quando e' crollato il 24 aprile, provocando il piu' grave disastro industriale in Bangladesh. Ora e' chiaro che all'origine della tragedia sono le vibrazioni simultanee di migliaia di macchine da cucire e di quattro enormi generatori installati sul tetto dell'edificio di nove piani, tre dei quali abusivi, in violazione di ogni norma.

Fabio Sebastiani - controlacrisi.org

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