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Trayvon

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(20 Luglio 2013) Enzo Apicella
Assolto il vigilante George Zimmerman che nel 2012 uccise il 17enne nero Trayvon Martin

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(14 Ottobre 2004)

Giovedì, 7 ottobre 2004 i server che ospitano la maggior parte dei siti di Indymedia, fra cui quello italiano, sono stati sequestrati materialmente dalla FBI negli uffici londinesi del provider USA Rackspace, uno dei maggiori provider internet degli Stati Uniti. La giurisdizione dell’FBI si è estesa perfino sul territorio britannico, e questa azione costituisce un attacco mirato alla rete di informazione alternativa e indipendente più diffusa nel mondo.
Sembra che l’azione si inquadri in un’indagine sul terrorismo internazionale: una corte Statunitense, sollecitata dalle magistrature svizzera e italiana, ha fatto riferimento al Mutual Legal Assistance Treaty (MLAT), un protocollo che stabilisce le procedure di mutua assistenza fra gli Stati durante indagini sul terrorismo internazionale, i rapimenti e il riciclaggio di denaro.

L’indagine non riguarda gli Stati Uniti ma è una forma di collaborazione e di cooperazione con autorità internazionali per la sicurezza. Comunque tutto viene avvolto da una coltre di riservatezza e di censura. Il MLTA è un accordo internazionale che ha preceduto il Patriot Act, la norma che con la scusa del terrorismo internazionale ha attribuito enormi poteri sovranazionali agli Stati Uniti e alle loro agenzie di sicurezza. Ad esempio viene consentito all’FBI il sequestro di hard disk di agenzie di informazione internazionali, senza alcun obbligo di motivare la causale del provvedimento, e così è avvenuto il sequestro informativo censorio e piratesco.

Ma dall’articolo "Wolfowitz (Pentagono) pretende 265.000 euro dall’editore di Michel Collon !" si comprende bene che da qualche tempo è in atto un attacco subdolo, capillare, capzioso, ma di una assoluta violenza, contro qualsiasi fonte informativa che mette a nudo l’illegalità di prassi e la prepotenza nelle azioni di tutti i poteri degli USA, dei loro alleati e della NATO. Le guerre detestabili dell’imperialismo USA vedono la loro continuità nella guerra contro la libertà di espressione, per condizionare l’opinione pubblica e assoggettarla a sostenere e difendere gli interessi particolari di dominio della società.

Curzio Bettio di Soccorso Popolare di Padova

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